Deloitte Swiss Watch Industry

Analisi

Swiss Watch Industry Study 2023

A calibre of its own

Lo studio 2023 sul settore degli orologi svizzeri evidenzia nuovi record di esportazione e importanti processi trasformativi.

La decima edizione del Deloitte Swiss Watch Industry Study raccoglie i risultati di una survey condotta nell’estate 2023 su 75 senior executive del settore e circa 6.000 consumatori del mercato svizzero e dei principali mercati di esportazione.
L’ultima indagine sul tema rileva, dopo un 2022 di successo in cui l’industria di orologi svizzeri ha registrato esportazioni per un valore di 24,8 miliardi di CHF, una crescita a due cifre anche nei primi otto mesi del 2023.
Alla fine di agosto – nonostante l’inflazione e la forza del franco abbiano reso gli orologi svizzeri più costosi per gli acquirenti internazionali – le esportazioni di orologi sono aumentate del 10,2% in volume e del 9,2% in valore.

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Un minore ottimismo per i prossimi 12 mesi nel settore orologiero

  • Rispetto a un anno fa, l’industria orologiera è meno fiduciosa sulle proprie prospettive: solo il 50% ha un sentiment positivo (Vs 57% 2022) rispetto ad un 25% negativo.
  • Le principali ragioni di questo orientamento sono l’incertezza geopolitica (84%), l’inflazione (69%) e la crisi del costo della vita (69%).

L’esperienza in store supera quella digitale

  • La maggior parte dei marchi e dei rivenditori (62%) prevede che nei prossimi cinque anni le vendite offline domineranno quelle online. Più l'orologio è costoso, più è probabile che il cliente lo acquisti offline.
  • La maggior parte dei brand investe nell'espansione dei propri spazi di vendita al dettaglio, sia in flagship store che in punti vendita multimarca.
  • Nove dirigenti su dieci ritengono che le fiere dell'orologeria siano cruciali per entrare in contatto con i potenziali clienti e accrescere la propria base di pubblico.

La sostenibilità come importanza strategica rilevante

  • La sostenibilità fa parte della strategia aziendale per oltre due terzi degli intervistati.
  • L'oro etico certificato (86%), i materiali riciclati (76%) e le alternative alla pelle (74%) saranno importanti per le imprese del settore nei prossimi cinque anni.
  • Il 34% dei consumatori predilige aziende orientate verso principi di sostenibilità rispetto a quelle più focalizzate sulla rilevanza del proprio brand (25%).

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