Analisi

Italian Hospitality Market

Time to Check-in or Check-out?

Il nuovo studio Deloitte analizza il settore dell’hospitality in Italia attraverso il sentiment e le strategie di investitori, gruppi alberghieri e general manager del settore. Nel 2023 si prevedono oltre 100 milioni di investimenti.

Il nostro Paese conta oggi oltre 32.000 strutture alberghiere, costituendo il più grande mercato europeo per offerta turistica. Uno scenario fertile per gli investitori, che si dichiarano pronti a investire per il 2023 fino a 100 milioni di euro. Per le strutture alberghiere italiane le previsioni sono positive: oltre il 40% di esse si aspetta una crescita di fatturato tra il 3% e il 12% entro l’anno.

Ma quali sono le tendenze in atto nel settore, e quali le aspettative per i differenti operatori? Lo studio “Italian Hospitality Market” di Deloitte lo chiede a oltre 400 attori dell’industria alberghiera italiana, divisi tra investitori, gruppi di hôtellerie e manager delle singole strutture.

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I modelli gestionali

Il quadro della gestione alberghiera nel nostro Paese è composito: i modelli prevalenti sono quelli della gestione diretta e del management agreement, con percentuali del 33%, seguiti da Franchise e Lease agreement. Per il management contract si prevede maggiore crescita in futuro, trattandosi di un modello utile a favorire una più veloce espansione dei brand alberghieri.

Le aree di investimento alberghiero

Gli investitori in cerca di rendimenti più stabili vedono con più interesse il Nord e Centro Italia. Per i gruppi alberghieri il Centro e il Sud rappresentano invece mercati più appetibili perché meno saturi. I grandi centri di Roma, Milano, Firenze e Venezia restano più ambiti sia da investitori che dai gruppi alberghieri, seguiti dalle località di mare e dai laghi.

La sostenibilità nell’hospitality

In generale, tutti i player concordano sull'importanza della sostenibilità ambientale nell’intero settore. Non è un caso se il 94% degli hotel intervistati hanno adottato iniziative volte al risparmio energetico. Ma tutti concordano sul fatto che l'impegno in questo ambito sia ancora insufficiente nonostante l’impatto positivo anche sulle performance gestionali degli hotel.

Il commento di Angela D’Amico - Real Estate Sector Leader di Deloitte Italia

Il settore si trova di fronte a un contesto particolarmente positivo, in cui convergono gli interessi di tutti i player coinvolti: gli investitori pronti a destinare importanti capitali al mercato alberghiero italiano, i gruppi sempre più intenzionati a espandersi nel Paese e i direttori dei singoli hotel che vedono con grande ottimismo l’aumento delle performance gestionali nei prossimi anni. Nonostante vi siano alcuni aspetti che possono minacciare questa crescita, tra i quali l’aumento dei costi energetici, il deterioramento delle condizioni di credito, le difficoltà di reperimento di personale qualificato e l’inflazione che influisce sugli investimenti, ci sono tutti i presupposti affinché le strutture del Bel Paese possano migliorare la propria competitività con i player più importanti a livello mondiale.

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Hospitality - To manage or Not To manage?

Scopri il report di approfondimento di Deloitte che svolge un’indagine sui contratti di gestione stipulati nel settore alberghiero italiano nel 2022, per analizzare l’evoluzione della struttura gestionale alberghiera e conoscere i fattori che influenzano la scelta del modello di gestione: destinazione, posizionamento, dimensionamento, tipologia di gestore.

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