Deloitte CFO Survey - Autunno 2018

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Deloitte CFO Survey - Autunno 2018

L’attuale situazione politico-economica preoccupa i CFO del nostro paese

Edizione autunnale della Deloitte CFO Survey, condotta a livello europeo su un campione di 20 Paesi e più di 1.300 CFO.

Key Findings

  • Il clima di estremo entusiasmo dei direttori finanziari italiani subisce una battuta d’arresto nel 2018 e cala ai minimi storici: -4%. Ma anche in Europa la situazione non è migliore, solo il 25% dei CFO europei è positivo (-34pp rispetto alla primavera 2018)
  • L'incertezza dei CFO Italiani verso il futuro raggiunge il 63%, il livello più alto dall'inizio delle rilevazioni nel 2015
  • Solo un CFO europeo su quattro (24%) afferma che è un buon momento per assumere maggiori rischi, in calo rispetto al 34% del sondaggio della scorsa primavera. È il valore più basso da quando nel 2015 è stata avviata la European CFO Survey. 
  • Modifiche normative (44%), instabilità politica interna (42%), recessione economica globale (25%) e contrazione della domanda interna (25%) tornano a preoccupare i CFO italiani. In Europa i rischi geopolitici hanno recuperato la prima posizione rispetto alle preoccupazioni relative la carenza di manodopera, con con i CFO nella metà dei paesi esaminati che lo considerano il rischio maggiore, rispetto a un quarto degli intervistati sei mesi fa
  • Il 29% dei CFO delle aziende italiane intende continuare ad investire durante i prossimi 12 mesi. In Europa è la crescita organica il principale obiettivo di espansione per i CFO in 13 dei 20 paesi esaminati.
  • La digitalizzazione diventa la seconda strategia più importante per il prossimo anno per il 34% dei CFO italiani
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Aumenta l’incertezza e crolla l’ottimismo

Le prospettive dei CFO Italiani in particolar modo, dopo un inizio anno positivo, risentono notevolmente dei cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi nel contesto politico-economico sia locale che estero. Nella seconda metà del 2018 si registra un ottimismo al minimo storico: -4% (-29 pp rispetto alla prima metà dell’anno).

La situazione è talmente tesa che anche l'incertezza relativa al futuro delle nostre aziende raggiunge un picco del 62%, il livello più alto dall'inizio delle rilevazioni nel 2015.

Incertezze, sfide e rischi

Attualmente, la precaria situazione politica ed economica del nostro Paese, nonché i recenti contrasti con l'Unione Europea, rappresentano la più grande preoccupazione per i direttori finanziari italiani, che sono costretti a prendere importanti decisioni strategiche per le proprie aziende in un ambiente molto instabile. Il 42% dei CFO si preoccupa di una crescente instabilità interna originata da molteplici fattori, tra cui il protezionismo che si sta diffondendo in tutto il paese dopo le elezioni generali tenutesi all'inizio del 2018.

Le questioni politiche continuano ad essere la prima preoccupazione dei CFO e la principale sfida che deve essere affrontata nei prossimi sei mesi per il 44% dei CFO. Infatti, l'introduzione di ulteriori nuove normative potrebbe creare uno scenario ancora più complicato per il processo decisionale del CFO.

Inoltre, le inquietudini legate a una possibile contrazione della domanda interna sono comuni al 25% degli intervistati. Infine, dato il delicato equilibrio politico ed economico internazionale, la paura di una recessione economica globale è aumentata dalla scorsa primavera e riguarda il 25% degli intervistati.

I rischi sono molti ma non manca il coraggio di investire

Un cenno positivo è rappresentato dalle intenzioni di investimento: sebbene le intenzioni dei CFO nei confronti del CAPEX siano diminuite dalla scorsa primavera (-12pp), il 29% dei CFO italiani continua a prevedere di aumentare gli investimenti nei prossimi 12 mesi.

In particolare, l'intenzione di investire nella digitalizzazione delle proprie aziende è alta: si tratta infatti della seconda strategia più adottata dai CFO italiani per il prossimo anno, seconda solo alla riduzione dei costi.

“Gli eventi economici e politici che hanno caratterizzato gli ultimi mesi hanno intaccato la fiducia dei CFO non solo a livello italiano ma anche in Europa. In particolare, sembra che a guidare l'orientamento strategico dei CFO siano tendenze strutturali piuttosto che cicliche. Nel frattempo, la comunità imprenditoriale italiana è chiaramente preoccupata, come dimostra il forte calo della fiducia delle imprese. Nonostante questo, non calano gli investimenti dei CFO per adeguare le aziende alle nuove sfide del futuro. Industria 4.0 e digitalizzazione richiedono una serie di azioni di ammodernamento che non sono più ritardabili per non essere tagliati fuori dallo scenario competitivo dei prossimi anni”, commenta Riccardo Raffo, Partner di Deloitte responsabile della survey.

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