Coronavirus | Guido Borsani È stato salvato
L’isolamento del Coronavirus effettuato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma è una grande notizia che dimostra la forza del nostro sistema sanitario e del mondo della ricerca in Italia. Una forza che ogni giorno di più si sostanzia nella partnership tra pubblico e privato e che è in grado di produrre punte di eccellenza internazionalmente riconosciute.
Come dimostrato dallo studio demoscopico presentato da Deloitte Italia, infatti, il nostro Sistema Sanitario Nazionale, fin dalla sua implementazione nel 1978, è stato riconosciuto in tutto il mondo come un modello vincente. Ancora oggi, a dispetto della criticità dei lunghi tempi di attesa, la qualità delle prestazioni sanitarie è valutata positivamente da oltre 6 italiani su 10, nel caso di sanità pubblica, e di 7 su 10, per quanto riguarda quella privata. Un dato che dimostra che il sistema Italia, anche sul piano sanitario, può posizionarsi tra i leader di settore a livello mondiale.
Nonostante il SSN passi con una sufficienza piena il test basato sulle valutazioni dei pazienti, il nostro studio, però, evidenzia alcuni problemi: un italiano su quattro, nel 2019, ha rinunciato alle cure per motivi economici. Uno su tre, invece, ha fatto del “turismo sanitario” in una regione diversa dalla propria: la qualità delle performance sanitarie, infatti, è molto disomogenea geograficamente. A punte di eccellenza assoluta, come in Lombardia ed Emilia-Romagna, si accompagnano situazioni fortemente critiche localizzate soprattutto nel centro-sud.
Oltre a queste inefficienze, la nostra survey mette in luce come la sanità italiana sia in ritardo sul fronte digitalizzazione e trasformazione tecnologica. Se vogliamo che l’Italia mantenga alto il suo livello di prestazioni, è necessario investire in ricerca scientifica e innovazione. L’efficienza e la reattività del sistema sanitario, peraltro, si sta rivelando un asset chiave per il controllo e la gestione di una crisi come quella innescata dal Coronavirus: come è ogni giorno più evidente, la capacità di limitare i danni (sanitari, ma anche economici) dipenderà in gran parte dal grado di efficienza e preparazione dei sistemi sanitari dei Paesi coinvolti dall’epidemia.
Dimostratosi all’altezza della situazione - sia nell’emergenza, sia nel day by day , il sistema sanitario italiano, dunque, può dire di essere pronto alle sfide di oggi, ma deve prepararsi a quelle di domani. Per fare questo, Deloitte sarà impegnata in prima linea con Impact for Italy, il progetto con cui il nostro network di professionisti è al servizio di imprese e istituzioni impegnate a fronteggiare i processi di trasformazione e raggiungere l’obiettivo di una crescita virtuosa e sostenibile.
Guido Borsani è Presidente di Fondazione Deloitte, nominato nel luglio 2021. Prima di questo ruolo è stato membro del CdA di Fondazione Deloitte e dal 2013 è Government and Public Services Industry Leader per Italia, Grecia e Malta. Nel corso della sua carriera, Guido ha supportato i clienti del settore sanitario, del settore pubblico e dei settori a forte regolamentazione pubblica in importanti programmi di sviluppo e trasformazione. È un appassionato sostenitore del Purpose di Deloitte: make an impact that matters – per le nostre persone, la società e i clienti. Guido è entrato in Deloitte nel 2009, dopo una prima esperienza nel mondo della consulenza direzionale e poi nella consulenza finanziaria all’interno di una realtà del settore pubblico. Laureato in economia presso l’Università Bocconi.