Innovazione, leva competitiva fondamentale | Fabio Pompei È stato salvato
La crescita dei contagi, le nuove restrizioni, i timori di un altro possibile lockdown. Il clima di incertezza che accompagna la nostra quotidianità si riverbera sulla vita di noi tutti e anche sul futuro dell’economia globale, soggetta a un nuovo pesante shock dopo quello primaverile. È di primaria importanza fronteggiare l’emergenza, ma allo stesso tempo elaborare un progetto comune che promuova una crescita sostenibile, la digitalizzazione e un nuovo benessere sociale attraverso investimenti sia pubblici sia privati. Uno dei pilastri in questo percorso è rappresentato dall’innovazione, leva competitiva fondamentale per il nostro Paese. Una vera e propria chiave di volta, come emerso durante il Deloitte Innovation Summit 2020, per governare il cambiamento che stiamo attraversando e indirizzarlo verso crescita e sviluppo.
Più che mai in questa fase, come dichiarato dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, “è necessario attuare misure dirette a rimuovere gli ostacoli che frenano l'innovazione del Paese” ed è un appello che accolgo con favore perché in questa precisa fase storica servono investimenti integrati su fronti diversi, dalle attività produttive alle infrastrutture digitali dell’intero Paese, passando per ricerca e sviluppo, un binomio indispensabile per una transizione completa verso la Quarta Rivoluzione Industriale.
Per massimizzare il suo potenziale l’innovazione deve però sposare i bisogni dei cittadini, deve diventare la regola e non l’eccezione, soprattutto nel momento del bisogno. Come può essere quello attuale, dove la tecnologia e i mezzi digitali a disposizione possono essere preziosi alleati per resistere al pesante impatto pandemico, ma a condizione che tengano conto dei bisogni degli individui. Infatti il titolo della quarta edizione dell’Innovation Summit è “Umanesimo digitale, stella polare della ripresa”:un titolo che conferma l’impegno di Deloitte affinché la tecnologia ruoti sempre più attorno alle persone, in un’ottica di collaborazione con il digitale che soddisfi le esigenze di ciascuno e non resti avulsa dalla realtà: un’innovazione antropocentrica.
Questo appuntamento che dedichiamo all’innovazione si inserisce nel contesto più ampio di Impact for Italy, la strategia che persegue l’obiettivo di dare il nostro contributo attivo per rendere più innovativo e competitivo il nostro Paese e ad esprimere tutto il suo potenziale di crescita.
Lanciata lo scorso gennaio, oggi più che mai la strategia di Impact for Italy rimane ancor di più la nostra sfida. Vogliamo rispondere ‘presenti, ci siamo’ attraverso gesti concreti, strategie di crescita resilienti e un supporto costante sia alle Istituzioni sia ai nostri clienti.
Vogliamo contribuire anche attraverso il nostro centro studi, producendo ricerche periodiche sugli innumerevoli ambiti in cui operiamo, approfondimenti utili e che ci garantiscono una visione chiara su tutte le tappe successive necessarie a superare momenti di crisi come questo. Spunti, come quello rappresentato dalla survey esclusiva che è stata presentata nel corso dell’Innovation Summit, che speriamo possano aiutare Governo e Istituzioni a guidare al meglio il nostro Paese e il settore Privato a cogliere il meglio dalle trasformazioni in atto, guardando alle sfide attuali come a opportunità da cogliere.
Chief Executive Officer di Deloitte Italy e Central Mediterranean da giugno 2019, membro del Comitato Esecutivo di Deloitte North South Europe e dal 2023 del Comitato Esecutivo di Deloitte Global. In precedenza, è stato membro del Deloitte Global Board, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche S.p.A.; ha inoltre ricoperto la carica di Talent Leader di Deloitte Italia dal 2011 al 2015 ed è partner dal 2000. È membro del Board di American Chamber of Commerce e di ISPI. Negli anni ha maturato esperienze significative nel coordinamento di attività di revisione in alcuni tra i principali gruppi industriali nazionali ed internazionali, operanti in diversi settori di business. Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma.