Posted: 23 Jul. 2020 5 minuti Tempo di lettura

Ripartire dopo l’emergenza sanitaria

Le sei priorità per le aziende

Le imprese più piccole e meno strutturate sono quelle che più hanno sofferto a causa del Covid-19: ora serve una strategia di rilancio 

Risanare il fatturato. Aumentare i margini operativi. Ottimizzare asset, passività e liquidità. Accelerare la digitalizzazione. Aggiornare l’organizzazione del lavoro. Gestire le aspettative degli stakeholder. Sono questi i sei pilastri del Recovery Playbook. Queste le sei priorità strategiche che tutte le imprese devono mettere in campo per uscire più forti dalla crisi scatenata dal Covid.

Per centrare questo obiettivo, la prima operazione da fare è quella di risanare e aumentare il fatturato. Per riuscirci le aziende devono presidiare le attività di customer engagement con un approccio olistico in cui reale e virtuale si completano a vicenda. Comprendere come si sono evoluti i clienti e capire quali di questi cambiamenti sono permanenti è imprescindibile. Più di un terzo degli italiani, infatti, afferma che acquisterà maggiormente dai brand che hanno saputo rispondere in maniera adeguata alla crisi in atto.

Aumentare i margini operativi e la profittabilità è altrettanto importante. Bisognerà quindi adeguare la struttura dei costi e gli investimenti al nuovo contesto. Nel new normal diventa fondamentale incorporare, attraverso dati corretti ed affidabili, le aspettative e l’evoluzione della domanda nella pianificazione della propria produzione e nella gestione della supply-chain.

Ottimizzare gli asset, le passività e la liquidità è il passo successivo. In condizioni di incertezza, le organizzazioni devono focalizzare l’attenzione sull’ottimizzazione degli aspetti patrimoniali, dando priorità anche alla gestione finanziaria  e alle necessità di cassa senza trascurare tutti gli stakeholder, sia interni che esterni. Secondo i dati del rapporto annuale dell’Istat, all’inizio della fase di graduale riapertura delle attività, oltre un terzo delle società di capitale attive in Italia risulterebbe privo di liquidità o in condizioni di liquidità precarie.

Accelerare la trasformazione digitale è un’altra priorità assoluta. Il Covid-19 ha agito come catalizzatore dei programmi di trasformazione digitale, costringendo le aziende ad adeguarsi ai nuovi paradigmi digitali, pena la perdita di competitività. Sviluppare un piano d’investimenti che consenta di creare un’infrastruttura tecnologica il più resiliente possibile ed allineata alle esigenze del business sarà la vera sfida.

Sostenere la forza lavoro e la struttura operativa aziendale allineando il lavoro, la forza lavoro e il luogo di lavoro è imprescindibile per poter attuare con successo il piano di ripresa. Il distanziamento sociale e le altre limitazioni hanno dettato dei cambiamenti radicali che richiedono alle imprese di adottare un atteggiamento di apertura nei confronti delle nuove tecnologie, di implementare nuove strategie nella gestione delle risorse umane e di ripensare i luoghi di lavoro per garantirne sicurezza, salubrità e aderenza ai nuovi principi normativi.

Infine, non bisogna dimenticare di gestire le aspettative degli stakeholder, cercando di affrontare i rischi in modo proattivo.

Queste, dunque, le linee d’azione che serviranno alle imprese per rimettersi in pista dopo l’irruzione dell’emergenza Covid-19. Un’emergenza non del tutto conclusa e che ha già causato il più significativo crollo del PIL nazionale dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Una situazione drammatica, ma che può trasformarsi anche in un’occasione di trasformazione profonda. Basta avere un minimo di prospettiva storica, infatti, per accorgersi che le crisi hanno sempre coinciso con momenti di accelerazione dell’innovazione straordinari.

Spiazzati da un evento che ha reso inutilizzabili i vecchi schemi, gli imprenditori hanno già iniziato ad adottare nuove logiche di gestione dell’azienda, svincolandosi dalle routine consolidate del business-as-usual. Ma per farlo al meglio, bisogna attrezzarsi. Il peso pagato dalle imprese piccole e medie è già molto alto: la progressiva erosione della liquidità ha lasciato disarmate 8 aziende su 10, che, come unica strategia, hanno atteso il ritorno alla normalità. Ma la normalità pre-Covid non esisterà più e ora, per ripartire, serve un approccio proattivo e dinamico. 

Scopri di più sull'autore

Eugenio Puddu

Eugenio Puddu

Consumer Products Leader

Eugenio Puddu is a Partner of Deloitte & Touche S.p.A.; contributes to working groups on companies with growth potential and he is responsible for the EMEA working group on agri-food sector within the Italian firm. Eugenio has experience in listing operations both in the primary market and in the alternative market (AIM). Eugenio is the lead Partner for the audit of financial statements for major industrial companies. For Deloitte, he is responsible for the relationships with several Universities in Italy. He is a Certified Accountant and Auditor.