Vita in Deloitte

Edoardo Cubeddu

Scopriamo l’esperienza di work-life integration di Edoardo, Audit Analyst in Deloitte Audit & Assurance e pianista nel tempo libero.

Ciao! Parlaci di te e del tuo lavoro in Deloitte.

Ciao! Mi chiamo Edoardo, ho 24 anni e da 6 mesi lavoro in Deloitte per l’ufficio di Milano. Sono laureato in Amministrazione, Finanza e Controllo presso l’Università Bocconi e adesso, in qualità di Audit Analyst, mi occupo della revisione legale dei conti per società del ramo industriale. Con i miei colleghi, non solo analizziamo i bilanci, i documenti di reporting e i processi delle società clienti per valutarne l’attendibilità, ma cerchiamo anche di comprendere il contesto aziendale in cui operano, le prospettive future, le logiche del management e tanto altro. Nonostante sia ancora agli inizi della mia carriera, mi è stata data grande fiducia e responsabilità, affidandomi fin da subito mansioni sfidanti e permettendomi di sperimentare diversi aspetti della revisione. Dalle procedure di risk assessment ai test sui controlli interni, dalle procedure sostanziali di verifica alla gestione quotidiana e in prima persona dei rapporti con il cliente.

Da quanto tempo porti avanti la tua passione artistica e perché hai scelto di intraprenderla?

Questo lavoro mi stimola molto, ma non ha oscurato un’altra mia grande passione: la musica. Sono diplomato al Conservatorio e suono il pianoforte da quando avevo 6 anni. Niente è riuscito a farmi smettere, nemmeno l’inizio dell’Università, il trasferimento a Milano o l’inizio della mia carriera professionale. Anziché rappresentare un ostacolo ai miei studi, la musica ha rappresentato un tassello fondamentale per la mia crescita e mi ha sempre permesso di trovare stimoli nuovi, di “evadere” quando ne sentivo il bisogno, di conoscere persone nuove e di divertirmi. Certamente, imparare a suonare uno strumento non è una passeggiata, implica tanta dedizione, costanza e pazienza, ma la soddisfazione che ne deriva è impareggiabile. Ho realizzato che con il giusto impegno tutto è raggiungibile, che sia una laurea o un preludio di Chopin. Inoltre, sono sicuro che il pianoforte abbia contribuito a migliorare la mia capacità di gestione del tempo, la mia attenzione ai dettagli e anche la mia sensibilità.

Come riesci a conciliare questa passione con il tuo lavoro?

Il lavoro in Deloitte non ha frenato la mia voglia di suonare e continuo a passare le serate e i weekend in compagnia della mia tastiera (un giorno riuscirò ad avere un vero pianoforte anche a Milano). Un fattore importante, che spesso mi dà impulso a continuare, è il fatto di conoscere altre persone appassionate come me. Spesso ci diamo appuntamenti serali, ci ritroviamo (o ci videochiamiamo, in questo periodo di pandemia) e suoniamo assieme. Questo mi aiuta a trovare le forze per suonare anche nelle giornate più impegnative e, fissandoci degli obiettivi comuni da raggiungere, riusciamo a migliorare la nostra routine.
In futuro, spero di riuscire a mantenere i giusti stimoli per continuare, perché sono convinto che una sana integrazione fra lavoro e passioni diverse porti benefici tangibili su tutti i fronti, personali e lavorativi.

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