Flavia Carone

Oggi sono qui per farvi fare un viaggio dentro a quel puntino verde che ci contraddistingue a cui probabilmente solo ora molti di voi faranno caso e che per me è diventato il simbolo di tanti valori come amicizia, responsabilità e, perché no, anche divertimento!

Mi chiamo Flavia sono napoletana e ho iniziato il mio percorso in Deloitte ormai 3 anni e mezzo fa. Se oggi qualcuno mi chiedesse perché Deloitte, la prima cosa che risponderei è perché ogni giorno vado a lavoro con lo stesso entusiasmo con cui 3 anni fa ci ho messo piede per la prima volta.

Oggi come allora il mio lavoro mi fa sentire viva.

Durante il percorso universitario i numeri mi sono sempre piaciuti perché sono veri, con i numeri non si possono dire bugie ed esprimono esattamente quello che uno vede.

Studiando economia ho capito che i numeri per un’azienda sono in realtà come un referto medico, una cartella clinica che ti permette di vedere se una società sta bene o se ha bisogno di qualcuno che intervenga.

Così ho iniziato a curiosare qua e là per capire come arrivare ad essere io il controllore di quelle aziende, e così ho incontrato la revisione.

Quando sono entrata, non avevo perfettamente chiaro cosa mi aspettasse, ma sapevo che stavo iniziando un lavoro che mi avrebbe permesso di scavare dentro a quei numeri ed essere, nel mio piccolo, un aiuto per quelle aziende.

Vi posso dire che in poco tempo il mio bagaglio professionale è cresciuto in maniera esponenziale.

Pian piano ho iniziato a ricoprire ruoli di responsabilità che venendo da una famiglia di piccoli lavoratori sembravano per me grandi conquiste.

Guardo indietro e penso a Napoli, ai sacrifici fatti, a quel futuro che fino a ieri era incerto e che pian piano sta diventando sempre più nitido e definito.

Dopo il primo anno in Deloitte sono volata a Londra per seguire una controllata di un’importante multinazionale e poi tornata in Italia dove, ormai da 3 anni, seguo una società quotata in borsa, capogruppo di un gruppo internazionale con sedi in tutto il mondo.

Ogni giorno sono in contatto con revisori e figure aziendali di tutto il mondo, dall’ America, all’India e dal Vietnam all’Indonesia.

Raccontare tutto questo mi permette di fermarmi a pensare ed è proprio in questi momenti che mi rendo conto che la figura del revisore è sempre più quella di un consulente a tutto tondo. Se vi dovessi descrivere i miei giorni in revisione, vi direi che sono come una staffetta in cui si devono correre gli ultimi 100 metri, da un lato hai la titubanza del risultato della gara, ma dall’altro hai un’adrenalina che non ho mai provato. La cosa più bella e che non sei mai solo, hai un team, una squadra che fa il tifo per te. Io oggi quindi in quel puntino verde vedo un trampolino di lancio per nuove sfide, non da meno l’opportunità di essere qui oggi come brand ambassador per cercare di trasmettervi la mia passione per il lavoro che faccio e che spero facciate anche voi. Perché come diceva un mio professore all’università: trovi il lavoro giusto per te quando alzandoti la mattina non pensi a quanto manca affinché questo finisca, ma quando esci dal lavoro e non vedi l’ora di ritornarci, e a me oggi succede proprio così.