Vita in Deloitte

Marco Casini

Scopriamo l’esperienza professionale di Marco, FSI Manager in Deloitte Financial Advisory, che ci racconta del suo ruolo e task in Deloitte insieme ad alcuni consigli per chi fosse interessato a intraprendere una carriera in questo settore.

Ciao! Parlaci di te e del perché hai scelto Deloitte

Ciao, mi chiamo Marco, ho 33 anni e sono un Manager nell’area Financial Services del Financial Advisory di Deloitte. Ho avviato il mio percorso in Deloitte nel 2015 tramite uno stage, dopo aver fatto un’esperienza lavorativa di circa sei mesi all’estero sempre per Deloitte in Bulgaria.
Nel corso della mia carriera in Deloitte, ho maturato esperienza nel settore finanziario a livello europeo relativamente a progetti di portfolio advisory, in particolare nelle cessioni di portafogli di non performing loans, operazioni di M&A (sia in ambito domestico che cross-border), predisposizione di valutazioni d’azienda e fairness opinion. Amo trascorrere il tempo libero viaggiando alla scoperta di città d’arte ma anche di borghi antichi poco conosciuti. Cerco di ritagliarmi del tempo anche per praticare dello sport. In particolare la mia passione è il ciclismo, trascorrere delle ore in mezzo alla natura anche in solitudine mi aiuta a ricaricare le energie e a lavorare in maniera più concentrata e serena.

Nella tua carriera in Deloitte qual è stato il progetto per te più importante e perché?

Circa un anno fa sono stato inserito in un’attività progettuale presso un importante cliente del settore bancario. Il progetto prevedeva la dismissione di un portafoglio di crediti classificati come inadempienze probabili e la sottoscrizione di una partnership pluriennale per la gestione dello stock residuale di crediti classificati a UTP e dei flussi futuri. Lo considero uno dei progetti più complessi e sfidanti che abbia seguito fino ad oggi grazie alla sua componente altamente innovativa che mi ha portato ad analizzare, insieme al team e al cliente, nuovi aspetti e componenti che nelle precedenti operazioni di cessione di portafogli di sofferenze non venivano considerati al fine di individuare delle soluzioni innovative per la gestione degli stessi. Tutto ciò ha contribuito alla mia crescita personale e ad ampliare le mie competenze professionali.

Perché consiglieresti di entrare nel mondo del Financial Advisory?

Essendo l’ambiente in cui lavoro un ambiente altamente sfidante, innovativo e dinamico, lo si deve approcciare in maniera proattiva. Bisogna avere una forte motivazione, capacità d’adattamento, voglia d’imparare cose nuove nonché una forte attitudine a lavorare per obiettivi. È molto importante saper lavorare in team, perché i risultati si raggiungono solo se tutta la squadra rema nella stessa direzione e pertanto si devono mettere a disposizione del gruppo le proprie conoscenze e skill e avere l’umiltà e la voglia di apprendere dalle nuove situazioni e dalle persone con cui si lavora.

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