Michael Sellitto È stato salvato
Vita in Deloitte
Michael Sellitto
Eye-Opener
Proseguiamo il nostro percorso con la quarta tappa: Eye-Opener, che fa riferimento a chi fornisce feedback di performance efficaci e continuative. Abbiamo chiesto a Michael, Senior Auditor in Deloitte Audit & Assurance, di parlarci di cosa vuol dire per lui questa caratteristica e di come vive il suo ruolo di Team Leader in Deloitte.
Ciao! Parlaci di te e del tuo ruolo in Deloitte.
Sono Michael Sellitto, Senior 1 dell’area Audit & Assurance di Deloitte. Sono entrato in Deloitte 3 anni fa, alla ricerca di una realtà dinamica e con un forte focus sulle persone. La mia passione per le realtà industriali e commerciali, nonché la voglia di conoscere nuovi settori e nuovi mercati, mi ha portato nel mondo della revisione. Ricordo che fin dal primo giorno sono stato “fiondato” dal cliente. Da stagista la paura di sbagliare e le indecisioni su come comportarsi erano molte, ma grazie alla guida dei miei Senior di allora, sono riuscito a trovare la mia via, e ora tocca a me trasmettere la passione e le conoscenze che mi sono state tramandate.
Da allora nessun giorno è stato uguale al precedente, ho conosciuto diverse persone tra colleghi e referenti da cui ho imparato molto e continuo ad imparare giorno dopo giorno; ho avuto molti team alcuni più grandi e strutturati, altri meno grandi; ho lavorato con diversi clienti in vari settori tra cui Fashion & Luxury, Consumer Business, Oil & gas, Real Estate e molti altri, scoprendone le peculiarità sia dal punto di vista di audit che commerciale.
Qual è l’impatto che vuoi avere come Team Leader in Deloitte?
Oggi grazie all’esperienza e alla conoscenza ottenuta tramite la mia carriera in Deloitte mi ritrovo qui nel ruolo di Team Leader ad avere l’opportunità di guidare i membri del mio team. Durante il percorso “Team Leader Road to WoW” mi sono fermato a riflettere e mi sono domandato: “Che tipo di leader voglio essere? Che immagine voglio dare di me?” La mia risposta è stata immediata: questi anni in Deloitte e la passione che mi è stata trasmessa è quello che voglio tramandare a mia volta ai miei team member. Penso che il team leader debba essere prima di tutto un punto di riferimento, una persona da cui prendere spunto; a tal fine è necessario che quella persona ispiri fiducia e per farlo deve mostrare intelligenza emotiva anche sul luogo di lavoro, in particolare nel delicato momento dei feedback.
Cosa vuol dire per te essere Eye-Opener?
Per me essere un Eye-Opener è una missione: significa lasciare un segno alle persone con cui collaboro, fornendo un punto di vista esterno che possa aiutare a capire le proprie aree miglioramento e i propri punti di forza. Per essere un Eye-opener e quindi riuscire a trasmettere un messaggio finalizzato alla crescita dei team member, è necessario dare feedback nel modo corretto, dimostrando che hai a cuore il loro interesse e la loro crescita. Se l’output ad un mio feedback è “Mi ha permesso di vedere in cosa potevo migliorare” allora penso di aver avuto successo e di aver dato il mio “impact that matters”. Questo può avvenire per qualsiasi tipo di feedback, sia esso di sviluppo per un comportamento inefficace o una skill da migliorare, ma anche per un feedback positivo per un comportamento virtuoso, infatti anche in quest’ultimo caso può diventare un momento di crescita.