Valerio Restori È stato salvato
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Valerio Restori
Gli impianti a pannelli fotovoltaici e le sinergie con auto hybrid & Full electric: la mia personale esperienza
Sono Valerio, Senior Manager di Deloitte Risk Advisory e Climate Champion. Da diversi anni sono diventato sempre più appassionato rispetto a tutto ciò che ha impatto a livello ambientale, avviando un processo di transizione energetica che ad oggi ha previsto la sensibilizzazione di amici e parenti, diversi interventi di efficientamento della mia abitazione ed una radicale trasformazione dello stile di vita del mio nucleo familiare.
I rincari dell'energia elettrica e del gas avvenuti lo scorso anno hanno spinto diverse persone a considerare l'installazione di pannelli fotovoltaici presso la propria abitazione.
Con questo breve racconto voglio fare chiarezza sul tema, sperando di supportare chi – come me in passato – sta valutando la possibilità di dotarsi di un impianto di questo tipo.
Iniziamo da una semplice considerazione tecnica: gli impianti fotovoltaici possono essere acquistati con o senza batteria di accumulo. Quest’ultima permette di “disaccoppiare” la produzione di energia elettrica (che avviene di giorno) ed il consumo della stessa (che invece avviene prevalentemente di sera).
La batteria di accumulo ha però un costo significativo, prossima al 50% del totale. Questo, purtroppo, porta spesso le persone interessate persino a desistere dall’acquisto, dal momento che il quadro economico complessivo non risulta sufficientemente attrattivo.
In caso non si voglia acquistare la batteria, l’energia elettrica generata in eccesso verrebbe venduta al gestore dei servizi energetici (GSE) a circa il 40% del prezzo di acquisto.
In realtà – per quella che è la mia personale esperienza – chi ha la possibilità di lavorare da casa e ha la possibilità di acquistare una vettura ibrida o elettrica, può adottare una semplice strategia che può rendere superfluo l’acquisto di una batteria di accumulo, alleggerendo conseguentemente l’investimento iniziale, sfruttando l’energia prodotta nella sua interezza.
Lavorare da remoto permette di tenere l‘auto nei pressi della propria abitazione.
L’auto può assorbire l’energia in eccesso che viene normalmente prodotta dai pannelli fotovoltaici, e che – in assenza di destinazione – andrebbe convogliata in una batteria di accumulo o, appunto, venduta al GSE.
Nel periodo estivo, infatti, i pannelli fotovoltaici sono spesso in grado di produrre energia elettrica sufficiente sia per alimentare interamente tutti gli elettrodomestici “always-on” della propria abitazione, sia ricaricare completamente la batteria dell’auto. Ciò garantisce circa 60 km extra di autonomia a costo praticamente zero (sottolineo “praticamente” perché si perde la quota parte derivante dalla vendita dell’energia in eccesso, che però rappresenta un valore irrisorio), riducendo sensibilmente i costi del carburante e le emissioni di CO2.
È possibile adottare la stessa strategia anche nel periodo primaverile e autunnale, ma il tempo di ricarica dell’automobile dovrà essere maggiore, per via della minore energia prodotta dall’impianto.
L’utilizzo combinato di pannelli fotovoltaici e di un’auto elettrica (o parzialmente tale) permette quindi di ridurre l’investimento iniziale di un impianto, ne massimizza l’utilizzo e – conseguentemente – ne accorcia il break-even (momento in cui i ricavi cumulati “pareggiano” le spese sostenute). Il tutto, ovviamente, con un impatto estremamente positivo per l’ambiente.