Vita in Deloitte

Simone Francesia

Scopriamo insieme l’esperienza come Deloitte Coach di Simone, Financial Industry Risk Senior Manager in Deloitte Risk Advisory, che ci racconta di cosa l’ha spinto ad aderire al programma di internal coaching e che cosa ha appreso da questa attività.

Ciao! Parlaci di te e del tuo ruolo in Deloitte

Ciao, mi chiamo Simone, ho 38 anni e sono entrato in Deloitte nel 2020 dopo aver trascorso precedenti esperienze prima in ambito consulenziale e successivamente all'interno di due dei principali gruppi bancari europei dove ho ricoperto ruoli di responsabilità nelle rispettive strutture IT su tematiche di Credit Risk Management.
Attualmente sono un Senior Manager dell'area Financial Industry Risk di Deloitte Risk Advisory, all'interno dell’area FRM End-to-End, e, in continuità con le competenze acquisite durante tutto il percorso lavorativo, mi occupo di seguire collaborazioni di trasformazione ed evoluzione dei nostri partner principalmente su tematiche tecnologiche collegate alla gestione ed al presidio dei rischi.
Mi piace trascorrere il tempo libero con gli amici con i quali condividere le passioni sportive come ad esempio il volley e il beach volley che pratico sin dall'età delle elementari. Il team e l'unione sono a mio parere fondamentali nella riuscita sia della vita personale e che percorso lavorativo e diventano spesso un acceleratore a supporto della crescita e delle carriere di tutti noi.

Come sei diventato coach?

Sono diventato coach in Deloitte fin dal mio ingresso in azienda. È un'attività che ho sempre svolto con entusiasmo e passione anche durante le mie precedenti esperienze professionali. Reputo che dedicare del tempo nel supportare la crescita professionale e umana dei colleghi più giovani sia un importante investimento, funzionale sia per l'azienda che per la crescita dei coach stessi. Il poter comunicare costantemente e "trasferire" le proprie competenze e approcci lavorativi ad altre persone è secondo me una parte fondamentale di quel continuo processo di arricchimento che tutti noi dovremmo cercare di perseguire durante la nostra carriera lavorativa.
Come azienda Deloitte ha fatto importanti investimenti per poter identificare le migliori modalità di gestione del programma di coaching e nel mettere a disposizione gli strumenti adeguati per poter così supportarne lo svolgimento in modo efficiente ed efficace. Un team dedicato ci ha affiancato ed aiutato, tutti noi coach, indicandoci le linee guida necessarie per indirizzare nel miglior modo possibile l'attività di coaching e nel prepararci al costante dialogo con i colleghi junior.

Che valori porti a casa da questa esperienza?

L'essere coach, soprattutto l'esserlo all'interno di una realtà come Deloitte, mi aiuta tutti i giorni anche nelle attività di business più tradizionali ed esterne al programma stesso di coaching. Spesso è proprio dagli spunti derivanti dai colloqui con i coachee che emergono idee che si trasformano in iniziative sia interne che a supporto delle collaborazioni con i nostri partner. Non solo i coachee possono trarre un importante vantaggio dal confronto (che può diventare un acceleratore nel loro percorso di crescita), ma anche il coach raccoglie spesso riscontri e stimoli che gli permettono di affinare le così dette "soft skill".
Inoltre il programma facilita ed irrobustisce la crescita delle relazioni all'interno dell'azienda, relazioni che possono durare nel tempo e risultare importanti nella costruzione di quel network che percorre e supporta l'intera nostra esperienza lavorativa.

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