Vita in Deloitte

Sonia Soffientini

Leggiamo l’intervista di Sonia, Senior Consultant Data Risk, che ci racconta il suo punto di vista ed esperienza di lavoro agile.

Ciao Sonia, come è cambiato il tuo modo di lavorare?

Devo dire che è cambiato, ma non in peggio. È sicuramente cambiata la mia routine considerando che prima del lockdown ero spesso dai clienti. Nonostante ciò, non ho avuto particolari problemi nell’adattarmi alla modalità di lavoro agile, in quanto in passato mi era già capitato, seppur sporadicamente, di lavorare da remoto. Mi sono quindi adattata in fretta e con il mio team siamo riusciti ad organizzare le varie attività e ad essere digitalmente presenti per i nostri clienti.
Infine, ci tengo a dire che nei giorni precedenti al lockdown, personalmente ho notato un’ottima organizzazione interna nell’aver saputo rispondere tempestivamente alla situazione. A tal proposito, ci sono state fornite tutte le indicazioni necessarie su come comportarci nella singola fattispecie rispetto a quanto definito dal decreto, abbiamo ricevuto aggiornamenti periodici sullo stato attuale degli eventi e delle azioni intraprese per dare il nostro supporto alla causa. Ho apprezzato molto anche le attività aziendali (webinar sulla salute, yoga/stretching, mindfulness, ecc…) che ci hanno accompagnato in questi mesi.

Con la riduzione degli spostamenti avrai guadagnato più tempo per te, come lo stai impiegando?

Lavorando da casa ho guadagnato tempo sia dalle ore impiegate per gli spostamenti che dal tempo necessario che impiegavo per prepararmi ad uscire. Questo tempo ho potuto reimpiegarlo nel prendermi cura di me, nel fare attività fisica e una buona colazione con calma, cose che solitamente riesco a fare solo nel weekend.
Anche la mia pausa pranzo ha subito un upgrade, in quanto amando la buona cucina posso sbizzarrirmi con nuove ricette, nonché prestare più attenzione nell’alimentarmi in modo salutare.

Che consiglio daresti ai tuoi colleghi per trarre il meglio da queste giornate di lavoro agile?

Non vorrei essere scontata, ma ritengo sia importante fare delle pause almeno ogni due ore, fare un po’ di stretching e, quando si può, distogliere lo sguardo dai dispositivi.
Inoltre, suggerirei di organizzare le proprie attività lavorative in modo tale da poter portare a termine tutti task e i progetti in corso, senza rinunciare ai propri spazi personali. Infine consiglio di mantenere sempre attivo il contatto con i nostri colleghi, ad esempio partecipando al virtual coffe break, un momento di pausa creato proprio per fare due chiacchere tutti insieme e sentirci vicini anche se fisicamente lontani.

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