Vita in Deloitte

Valentina Mantovi

Scopriamo l’esperienza all’interno del percorso Owning My Growth di Valentina Mantovi, Director in Deloitte Financial Advisory.

Ciao Valentina! Parlaci di te e del tuo lavoro in Deloitte

Ciao! Sono Valentina, Director del team “Valuation, Modelling & Economic Advisory” all’interno di Deloitte Financial Advisory.
Deloitte mi ha accolto nell’ormai lontano 2009 al termine dell’università, timida, insicura e con le idee un po' confuse, e mi ha fatto crescere ogni giorno di più, permettendomi di acquisire sempre più consapevolezza in me stessa, nelle mie capacità e nei miei limiti.
Amo il mio lavoro perché ogni giorno non so cosa mi aspetta, mi concede la possibilità di crescere ed imparare sempre qualcosa di nuovo, di mettermi in gioco come persona e professionista, ma soprattutto perché mi offre la possibilità di conoscere persone nuove e di vivere e consolidare il rapporto con i miei colleghi, molti diventati amici fuori dal contesto lavorativo.
La mia vita oltre Deloitte sono famiglia e amici, a cui cerco di dedicare le serate e i weekend, e lo sport, che amo e incastro ogni volta che posso. Dopo alcuni anni passati divertendomi a rincorrere la finish line di gare di Triathlon ed Ironman ora, più spensieratamente, nuoto-pedalo-corro quando e se ne ho voglia.

Raccontaci la tua esperienza con Owning my growth

Owning my Growth è stata un’esperienza unica e speciale, che mi ha permesso di favorire del confronto e del supporto di un network tutto al femminile, offrendomi allo stesso tempo un’occasione per guardare dentro me stessa. È stato infatti un viaggio parallelo tra il “dentro di noi”, attraverso un percorso introspettivo di analisi degli stili comportamentali, delle emozioni e dei valori personali, ed il “noi dentro il nostro mondo” condotto grazie a confronti e discussioni sul modo di comunicare, sul rendere più efficaci le relazioni e sul tema della leadership.
Non sapevo cosa aspettarmi dalla fase di coaching, e ammetto di aver vissuto il primo incontro individuale con un po’ di ansia da interrogazione. Poi la maggiore confidenza e serenità mi hanno fatto desiderare che questa esperienza non finisse più, perché il viaggio dentro sé stessi non finisce mai, ed ogni giorno si sviluppano sempre nuove riflessioni, che più condividi, più scopri il piacere della loro condivisione. Con il proseguire degli appuntamenti eravamo sempre più entusiaste del percorso che stavamo facendo, dell’armonia nata, delle somiglianze, della positività che il confronto con colleghe ed esperte ci stava dando. Tanto che nella fase finale è emerso che tutte avevamo elaborato gli stessi obiettivi: migliorare l’equilibrio con l’ambiente lavorativo, acquisire più consapevolezza in noi stesse, cercare di dire “no” più spesso, raggiungere un senso di responsabilità “più equilibrato”, individuare i fattori deraglianti rispetto ai nostri desideri e come vincerli, creare un “personal branding” che ci contraddistingua e ci rappresenti, capire e gestire le emozioni.
A pochi giorni dall’inizio della seconda fase sono super entusiasta ed un po' preoccupata, perché dopo il “come stai?”, mi chiederanno “sei riuscita a sostituire ‘devo’ con ‘voglio/posso’?”. Siccome su questo come sugli altri argomenti ho ancora tanto da imparare, non vedo l’ora di ricominciare!

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