Virginia Bini È stato salvato
Vita in Deloitte
Virginia Bini
Scopriamo l’esperienza professionale di Virginia, Corporate Finance Advisory Senior Manager in Deloitte Financial Advisory, che ci racconta del suo ruolo e task in Deloitte insieme ad alcuni consigli per chi fosse interessato a intraprendere una carriera in questo settore.
Ciao! Parlaci di te e del tuo ruolo in Deloitte.
Sono entrata in Deloitte circa 7 anni fa, subito dopo essermi laureata in Financial Accounting all’Università degli studi di Firenze. Ho scelto la tesi di laurea in Valutazione d’Azienda proprio perché il mio obiettivo era quello di entrare nel mondo M&A e così è stato.
In Deloitte Financial Advisory infatti faccio parte del team Corporate Finance – M&A. In particolare assisto i clienti (società o fondi di investimento) nell’ambito di operazioni straordinarie affiancandoli in maniera integrata in ogni fase del processo: dalla definizione della strategia di acquisizione/cessione alla negoziazione degli accordi di compravendita. Deloitte mi ha dato la possibilità di lavorare nel mondo M&A - tipicamente presente nelle capitali della finanza – pur rimanendo in Toscana. Faccio infatti parte del team M&A dedicato all’area NET (Nord-Est, Emilia e Toscana) e questo mi ha permesso da un lato di godere delle opportunità che ti offre far parte di un network internazionale come il nostro, e dall’altro di continuare a vivere nella mia città facendo il lavoro che desideravo.
Nella tua carriera in Deloitte qual è stato il progetto per te più importante e perché?
Nel mio percorso di crescita professionale qui dentro ogni progetto è stato a suo modo sfidante e importante, per ragioni diverse in base alla fase di carriera in cui mi trovavo. Deloitte offre la possibilità di crescere professionalmente in maniera molto rapida con progetti sempre più sfidanti e con responsabilità crescenti. Ricordo le prime trasferte da analyst in cui per la prima volta ho dovuto interfacciarmi direttamente con il cliente dovendo superare quindi timidezza ed insicurezze, oppure il primo progetto da senior in cui ho dovuto imparare ad organizzarmi e ad preparare il lavoro delegando i task ai membri più junior, fino ai primi incarichi da manager con le relative responsabilità sia verso i clienti che verso la Società. Se dovessi scegliere l’operazione che mi è rimasta più nel cuore, soprattutto da un punto di vista personale, è stata l’assistenza qualche anno fa ad una società italiana operante nel F&L nell’acquisizione di una società americana. È stato un deal complesso essendo un’operazione cross-border, dove il lavoro di squadra è stato fondamentale. All’epoca ero senior consultant all’interno di un team fantastico che mi ha permesso di crescere moltissimo professionalmente arricchendomi anche umanamente. È stato anche l’incarico che mi ha portato alla mia prima trasferta internazionale - a New York - per condividere le evidenze del lavoro con la controparte. È stata per me la prima volta a NY come “professionista” e viverla in quest’ottica piuttosto che come turista è stata un’esperienza estremamente formativa e anche da un punto di vista personale indimenticabile. Da un punto di vista di carriera il dal più importante è sicuramente il primo deal seguito da Manager che mi ha permesso di compiere un enorme passo in avanti nella crescita professionale affrontando responsabilità totalmente diverse e regalandomi grande soddisfazione.
Perché consiglieresti di entrare nel mondo del Financial Advisory?
Consiglierei a chi ha la passione per questo lavoro di iniziare la propria carriera nel Financial Advisory perché è una realtà giovane e dinamica, che ti mette alla prova per uscire dalla “comfort zone” e crescere umanamente e professionalmente. Fin dall’inizio, lavorando in team molto snelli, si è in grado di vedere il processo M&A a 360° interfacciandoci con clienti di ogni categoria e ad ogni livello gerarchico.