Analisi

Gli investimenti in infrastrutture di trasporto

Scelte di finanziamento e spunti di riflessione dai progetti recentemente sviluppati in Italia

Sebbene i volumi di liquidità sui mercati finanziari, negli ultimi anni, siano stati consistenti, il finanziamento di molte infrastrutture di trasporto italiane è stato caratterizzato da un percorso complesso e da numerosi rallentamenti imprevisti. Le difficoltà nel finanziamento delle infrastrutture di trasporto hanno caratterizzato alcuni settori più di altri, e all’interno di ciascun settore, alcune opere in particolare, ma in generale l’intero comparto delle infrastrutture di trasporto, ha sofferto uno scarso appeal nella raccolta di finanziamenti privati.

È stato presentato lo studio “Gli investimenti in infrastrutture di trasporto – Scelte di finanziamento e spunti di riflessione dai progetti recentemente sviluppati in Italia”, seconda pubblicazione realizzata dall’Osservatorio sui settori regolati e le infrastrutture, nato dalla collaborazione fra il CASMEF Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari dell’Università LUISS Guido Carli e Deloitte Financial Advisory.

Al secondo anno di attività, l’Osservatorio continua ad occuparsi delle infrastrutture dei trasporti in Italia, interrogandosi circa le determinanti delle scelte di finanziamento, nella prima parte, a cura dell’Università LUISS Guido Carli, e raccogliendo dagli operatori del settore commenti circa le criticità e gli aspetti positivi che hanno contraddistinto i principali progetti realizzati in Italia, nella seconda parte curata da Deloitte.

Le scelte di finanziamento

La prima sezione del report si pone l’obiettivo di raccogliere elementi di riflessione attraverso un’analisi delle scelte di struttura finanziaria effettuate nel mercato del project finance e le determinanti delle stesse.

Le analisi condotte su un database esteso relativo alla struttura finanziaria degli investimenti in infrastrutture di trasporto suggeriscono le seguenti policy recommendations:

  • correttivi per il miglioramento del mercato italiano del project financing, in particolare per le opere greenfield, attraverso un maggiore livello di contributi pubblici in costruzione, la riduzione del rischio di domanda per il privato e il contenimento degli accantonamenti regolamentari richiesti da Basilea 3 agli intermediari bancari;
  • supporto per lo sviluppo del mercato italiano dei project bond, finalizzato al conseguimento di best practice per la standardizzazione di operazioni di raccolta di risorse finanziarie anche per progetti di dimensione media e piccola, e per progetti greenfield;
  • sviluppo dell’industria italiana dei fondi di private equity infrastrutturali, anche attraverso la promozione di un fondo di investimento greenfield da parte di CDP che riesca ad attrarre investitori anche internazionali;
  • stimolo all’attività di sponsorship degli investitori istituzionali in Italia, ancora limitata;
  • sviluppo delle reti di imprese per la partecipazione agli appalti pubblici.
Operazioni recenti e spunti di riflessione

La precedente edizione dell’Osservatorio aveva evidenziato come il reperimento dei finanziamenti non fosse annoverabile, ceteris paribus, fra le principali criticità responsabili delle performance non brillanti e della scarsa attrattività di molti progetti nel settore dei trasporti. Nonostante questo, l’intero comparto delle infrastrutture di trasporto continua a soffrire uno scarso appeal nella raccolta di finanziamenti privati.

La seconda sezione del presente lavoro vuole pertanto identificare gli elementi che, sulla base dell’esperienza dei progetti recentemente sviluppati in Italia, hanno impattato la finanziabilità delle infrastrutture di trasporto. Per rispondere a questo quesito è stato necessario distinguere le considerazioni per modalità di trasporto, analizzando progetti recenti con caratteristiche differenti.

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