Italy Private Equity Confidence Survey È stato salvato
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Italy Private Equity Confidence Survey
Outlook per il primo semestre 2017
Secondo il report semestrale di Deloitte Italy Private Equity Confidence Survey, le prospettive degli operatori di Private Equity e di Venture Capital per il primo semestre 2017 mostrano un’aspettativa stabile nei confronti della congiuntura economica, confermata da parte del 67,6% degli operatori. La maggioranza degli investitori intervistati si mostra inoltre fiduciosa circa una possibile fine degli effetti della crisi economica nel mercato del PE/VC entro i prossimi 12 mesi.
Key Findings
- Valore dei portafogli atteso in crescita con IRR nella fascia 15%-25%, principalmente dovuto alla crescita dell’EBITDA delle società controllate.
- Conferma dell’interesse verso operazioni di LBO e supporto a MBO/MBI con aziende attive nei settori Servizi e Manifatturiero. Aumento della size media attesa delle aziende in portafoglio.
- Tenuta dei valori di cessione rispetto al semestre precedente. Conferma del Trade sale quale principale modalità di disinvestimento e crescita delle exit tramite Secondary Buyout.
- Attività d’investimento in leggero rallentamento. Attesi in calo i finanziamenti da banche commerciali nel contesto di operazioni di PE/VC.
- Attesa di riduzione della leva finanziaria media e leggera crescita degli spread applicati ai finanziamenti richiesti per operazioni di PE/VC.
- Nessuna preferenza espressa a favore delle IPO come possibile strategia di exit degli investimenti.
“Il valore dei portafogli PE/VC sarà, ad avviso del 62% degli intervistati, in aumento rispetto ai valori di acquisto. Questo dato, per il quinto semestre consecutivo, mostra un segnale di costante rafforzamento del settore – commenta Elio Milantoni, Partner di Deloitte Financial Advisory Services ed M&A leader – Riguardo agli obiettivi di rendimento (IRR) giudicati accettabili, la maggioranza degli operatori (76,5%) colloca le aspettative nella fascia intermedia (15,0%-25,0%)”.
Le operazioni di LBO, si confermano la tipologia di maggior interesse (56% degli intervistati), seguite da operazioni a supporto di MBO/MBI. Inoltre è in aumento l’interesse verso settori come Servizi non finanziari e Manifatturiero (rispettivamente +5,5 e +3,4 punti rispetto al semestre precedente). Si riduce invece il focus sui settori Retail e Luxury (rispettivamente -5,2 e -3,7 punti rispetto al secondo semestre 2016).
Tenuta dei valori di cessione rispetto al semestre precedente secondo circa il 60% degli intervistati. Questi dati confermano il sentiment di generale stabilità per il semestre in corso.
Conferma del Trade sale quale principale modalità di disinvestimento, secondo il 50% degli intervistati, e crescita delle exit tramite Secondary Buyout (+7%).
Attesi in calo i finanziamenti da banche commerciali e la leva finanziaria media nel contesto di operazioni di PE/VC. “Le aspettative di struttura finanziaria dei nuovi deal mostrano una leggera crescita della preferenza per strutture finanziarie meno aggressive” osserva Elio Milantoni.
Il 59,4% degli intervistati prevede, infatti, di finanziare i propri investimenti futuri con una quota di equity compresa tra il 41,0% ed il 60,0%”.
In leggera crescita gli spread applicati ai finanziamenti richiesti. Gli operatori di PE/VC intervistati segnalano in generale un leggero aumento degli spread medi applicati, crescono infatti del di 12 punti percentuali gli operatori che dichiarano di essersi finanziati con uno spread sull’Euribor superiore i 300 basis points.
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