Prospettive

European CFO Survey

La prospettiva dei CFO sul Covid-19

La CFO Survey propone la prospettiva dei CFO sugli effetti attesi dall’emergenza Covid-19. Deloitte ha intervistato 1.000 CFO di 18 paesi europei raccogliendo le principali azioni che verranno intraprese in risposta alla crisi.

L’effetto del Covid-19 sul sentiment delle imprese

Il rallentamento forzato dell'attività economica si è aggiunto alle già numerose preoccupazioni per l'economia europea. In media, nel marzo 2020 il 63% dei CFO afferma di essere meno ottimista circa le prospettive finanziarie per la propria azienda, con un aumento di quasi 30 punti percentuali in soli sei mesi e di gran lunga la percentuale più elevata mai registrata dall'inizio delle rilevazioni nel 2015.
Con lo sviluppo della crisi sanitaria, sempre più paesi in Europa hanno implementato misure sempre più restrittive, la percentuale di dirigenti che si sentono meno ottimisti è aumentata sostanzialmente settimana dopo settimana.

Recessione inevitabile

Questa recessione sarà duratura? Le società europee sembrano prepararsi a un recupero piuttosto graduale della loro attività. Quasi l'80% degli intervistati si aspetta che la pandemia abbia un effetto negativo sul fatturato della propria azienda fino all'autunno, uno su tre prevede un calo a doppia cifra nei prossimi sei mesi.
Le aspettative a lungo termine sono solo leggermente più positive: Il 10% degli intervistati prevede una forte riduzione delle entrate anche nel prossimo anno, quasi il 30% pensa che il fatturato sarà allo stesso livello previsto prima della crisi ma più della metà si aspetta che gli effetti negativi della pandemia intacchino il 2021.

La prospettiva per gli investimenti e assunzioni

La situazione di crisi sta portando le aziende a rivedere i piani di investimento e assunzione. Il 41% dei CFO prevede di ridurre le proprie spese in conto capitale, il doppio rispetto al 20% che prevede di aumentarle. Il 38% degli intervistati prevede una diminuzione del numero dei propri dipendenti nei prossimi 12 mesi, contro il 21% che ne prevede un aumento. Le aziende si concentrano sulla liquidità, nuove modalità di lavoro e piani di comunicazione. Per guidare le loro aziende in questo periodo, i CFO danno la priorità alle misure reattive a breve termine. Durante il periodo di raccolta dei dati, la percentuale di intervistati che ha dato la priorità alla creazione di nuove linee di credito è più che quadruplicata rispetto ai tempi pre-covid-19.

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