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Nessuna proroga per la piena attuazione del nuovo regolamento sulla privacy

Inclusa l’applicazione delle sanzioni

Nessun differimento per la piena attuazione del Regolamento generale in materia di protezione dei dati, efficace dal 25 maggio 2018

 Il 25 maggio 2018 tutte le imprese private e gli organismi pubblici si sono dovuti adeguare al  Regolamento UE 2016/679 (“Regolamento” o “GDPR”)

Non ci saranno moratorie

Il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, nell'intervista del 3 maggio a Il Sole 24 Ore non ha lasciato spazio a dubbi: nessun accanimento, ma “non ci saranno moratorie”.

Nei primi mesi di piena applicazione del GDPR il Garante graduerà l'esercizio dei propri poteri di indagine, correttivi e sanzionatori per accompagnare "le imprese italiane e i soggetti pubblici in questo passaggio con un approccio equilibrato e pragmatico, facendo appello alla categoria della saggezza".

Sarà comunque necessario che le aziende titolari inadempienti diano prova di avere avviato un processo di adeguamento al GDPR e di essere in ritardo in buona fede.

Attenzione, però, ad eventuali inadempimenti e violazioni di regole già consolidate da tempo nella normativa nazionale e confermate dal GDPR.

Si aggiunga infine che i soggetti interessati del trattamento dati potrebbero comunque esercitare i loro diritti, anche quelli nuovi, senza concedere alle aziende alcun grace period e ponendole a rischio di azioni civili dinanzi alla magistratura.

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