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Digital Servitization

Sempre più spazio al modello di business orientato ai servizi

Dalla digital servitization al valore dei dati: il circolo virtuoso dell’integrazione e della gestione delle API

Topic
Cloud

Source
BitMat

Date
10 marzo 2021

Il concetto di “digital servitization” racchiude in sole due parole l’intero processo di trasformazione dei prodotti e del loro modello di vendita, innescato dall’evoluzione delle capacità del digitale. La tendenza è quella di spostarsi sempre più dalla vendita di un prodotto finito – in cui il rapporto tra produttore e acquirente si esaurisce con la consegna di un bene – alla vendita di un servizio, cioè di una relazione prolungata e duratura tra aziende e clienti.

Concepire un prodotto “as-a-service” significa disegnare e definire un’esperienza digitale, in grado di ridefinire l’offerta dell’azienda e il suo rapporto con i propri clienti per riconoscere e cogliere nuove opportunità di mercato. Il punto di partenza sta in un nuovo approccio ai dati: ogni azienda ha accesso a informazioni preziose, le quali possono essere sfruttate come una vera e propria fonte di guadagno. Una tendenza destinata a una crescita significativa nei prossimi anni, con proiezioni che indicano il raggiungimento di un giro di affari di 7,48 milioni di dollari entro il 2025, ma ancora poco sfruttata in Italia, dove solo il 32% delle aziende possiede la capacità di monetizzare i dati (contro il 50% delle realtà in UK).

L’implementazione di una valida strategia di “data monetization” parte da un’accurata analisi del contesto aziendale e da un’attenta pianificazione. Il contesto aziendale aiuta a definire i dati di cui si dispone e le opportunità che essi offrono, da qui si andranno a definire use case basati sull’utilizzo di queste informazioni da parte dei clienti. A questo punto, la fase di pianificazione definisce le gli strumenti e le modalità con cui gestire l’intero ciclo di vita del dato – dalla raccolta, all’organizzazione al raffinamento – così come gli aspetti legali, la compliance e la tecnologia da utilizzare.

A questo proposito, un’azienda che voglia cogliere tutte le opportunità legate alla monetizzazione dei dati deve necessariamente fare i conti con la modernizzazione della propria infrastruttura IT. Il tema dell’integrazione dei sistemi diviene allora fondamentale per creare un ecosistema in cui i dati possano essere gestiti in maniera centralizzata e in totale sicurezza. Predisporre un Integrational Layer consente infatti un monitoraggio più efficace dei dati, ma permette anche di separare applicazioni e servizi, andando a costituire una struttura a due velocità in cui l’innovazione e lo sviluppo rapido di nuovi servizi non vanno ad intaccare la continuità del sistema. Non solo, l’integrazione non può prescindere dall’utilizzo di API per gestire la comunicazione del dato all’esterno, creando nuove opportunità di monetizzazione attraverso l’apertura a realtà terze, siano esse sviluppatori o altre aziende, per costruire esperienze a partire dai dati messi a disposizione dall’azienda.

Integrazione e gestione delle API procedono in parallelo regolando l’intero flusso dei dati: da un lato l’orchestrazione di dispositivi IoT, piattaforme Cloud e strumenti di analytics con i processi aziendali; dall’altra la gestione dei flussi di dati in entrata e in uscita. Il risultato finale consente la completa visibilità del dato e rende possibili nuove strategie di monetizzazione per cogliere appieno i vantaggi dell’economia digitale.

A cura di Boomi e Deloitte Italia

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