Comunicati stampa

Al via i lavori del Digital Banking Hub

Il programma annuale di ricerca di CeTIF, realizzato in collaborazione con CRIF, DELOITTE e SAS analizzerà lo stato dell’arte dei progetti finalizzati alla Digital Transformation del mondo bancario.

Ha preso il via Digital Banking HUB, il nuovo programma di CeTIF svolto in collaborazione con CRIF, Deloitte e SAS, che si pone l'obiettivo di attivare una Community in cui le Banche possano confrontarsi per discutere dei cambiamenti in atto, condividere metodologie e best practice per affrontarli e offrire un servizio continuo nell’analisi e nell’interpretazione delle sfide della trasformazione digitale.

I lavori del Digital Banking HUB hanno preso il via il 7 Febbraio 2017 con il primo incontro dello Steering Committee, costituito dai Top Manager delle Istituzioni partecipanti (Banca ITB; Banca Popolare di Sondrio; CheBanca!; Credit Agricole Cariparma; Credem; Credito Valtellinese; Iccrea Banca; Intesa Sanpaolo; UBI Banca; UniCredit e Unipol Banca), dalle aziende partner dell’iniziativa e dai professori e ricercatori del CeTIF; lo Steering Committee ha indirizzato i lavori del Programma di Ricerca definendone le linee guida strategiche e gli argomenti di interesse e ha validato le modalità operative di raccolta dati per le attività di benchmarking.

Nel corso di tutto il 2017 l’HUB di ricerca offrirà quindi un supporto continuativo agli attori del mercato bancario attraverso tavoli di lavoro, seminari e raccolte dati sui principali temi della Digital Transformation, ovvero l’Internet of Things e la Digital Experience, l’utilizzo dei Big Data al servizo del Customer Insight, e l’Omnichannel e Digital Banking.

Il mercato bancario, negli ultimi anni, è stato caratterizzato da numerosi cambiamenti che vanno oltre alla sola dotazione tecnologica, ispirati in parte dai modelli di business dei nuovi competitor, come i GAFA e le Fintech,  e che stanno rivoluzionando il business delle Banche tradizionali. - commenta Paolo Gatelli, Senior Research Manager di CeTIF durante lo Steering Committee Meeting – Questo mostra come il “Digital” non sia l’internet o mobile banking, e nemmeno l’automazione di un singolo processo, ma sia piuttosto una trasformazione più ampia all’interno della Banca, che tocchi la cultura digitale, la cultura del dato, le competenze, il tutto guidato da una strategia e da logiche di governance ben definite.”

Analizzando i trend che caratterizzano il mercato bancario globale - ha suggerito Chiara Frigerio, Segretario Generale di CeTIF - emerge innanzitutto come la Digital Trasformation metta a rischio alcune componenti dei ricavi del sistema bancario sia europeo che mondiale, soprattutto sui business  di Wealth Management e Pagamenti. Uno degli obiettivi del Digital banking HUB sarà dunque quello di analizzare come le Banche italiane si stanno muovendo per affrontare tali rischi e di valutare quali siano le strategie più opportune per la digitalizzazione dei sistemi e dei processi, perseguendo obiettivi di efficienza e valorizzazione del servizio al cliente”

“Dire digital non vuol dire solo ‘mobile’ ma, soprattutto, disegno di nuovi processi ‘agili’ quali, ad esempio, la compliance alla normativa ‘know your customer’, la valutazione della clientela millennials e/o dei canali digitali con tecniche ad hoc, che vanno al di là di quelle tradizionali utilizzate fino ad oggi. Riteniamo che due siano i key factor per competere nell’era del digital credit: utilizzo del patrimonio informativo oggi disponibile sul mercato del credito, da rileggere però con metriche differenti rispetto al passato e più coerenti con i nuovi standard tecnologici e cognitivi, e utilizzo di soluzioni configurabili per essere incorporati nell’ecosistema digitale e garantire flessibilità minuto per minuto, in grado di rendere più agile il “digital corridor” sia per il cliente sia per dealer/gestori in mobilità” ha commentato Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

 “Si andrà sempre più verso i concetti di Banking as a Platform e di Open Banking, con le banche al centro di un unico sistema di cui hanno il governo ma in cui utilizzano una serie di elementi che non appartengono alla banca stessa” conferma Carlo Murolo, Partner del Consulting di Deloitte Consulting.

Il settore bancario sta affrontando sfide importanti. La digitalizzazione cambia il modello di business a cui era abituato e modifica enormemente le modalità di interazione con i clienti. Ma le banche hanno a disposizione un bacino di dati che, se sfruttato in modo adeguato, rappresenta un vero e proprio patrimonio. La nostra partecipazione a Digital Banking HUB va in questo senso, ovvero promuovere la cultura del dato come leva di valore per affrontare il cambiamento.” Ribadisce Federico Aguggini, Innovation Consultant Banking & Finance, SAS.

CeTIF Il Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dal 1990 realizza studi e promuove ricerche sulle dinamiche di cambiamento strategico e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Ogni anno attiva più di 15 Competence Centre, Osservatori e HUB, cui possono partecipare i 20.000 professionisti che costituiscono il network di CeTIF, e organizza oltre 10 workshop dedicati a banche e assicurazioni, con l’obiettivo di favorire fra i partecipanti lo scambio di esperienze su temi specifici e sull’adozione di pratiche innovative. A tutto ciò si aggiungono i progetti di ricerca internazionali realizzati in collaborazione con le principali università e società di analisi e attività di ricerca presenti nel mercato. Tra i suoi partner istituzionali figurano: Banca d’Italia, ISVAP, ABI, ANBP, ANIA e CONSOB. Il CeTIF è, inoltre, socio fondatore del FIT: l’Associazione europea dei centri di ricerca sulla finanza e l’Information Technology. www.cetif.it

CRIF Specializzata in sistemi di informazioni creditizie (SIC), business information e soluzioni per la gestione del credito, CRIF offre a banche, società finanziarie, confidi, assicurazioni, società di telecomunicazioni, utilities e imprese un supporto qualificato in ogni fase della relazione con il cliente. Dalla pianificazione delle strategie di sviluppo all’acquisizione, fino alla gestione del proprio portafoglio e degli eventuali crediti insoluti. Con l’innovazione alla base del loro costante sviluppo, le soluzioni CRIF consentono di anticipare l’evoluzione dei mercati, di migliorare le performance di business, di ridurre i rischi di credito e commerciali, di prevenire le frodi e di ottimizzare i propri processi contenendo i costi. Lo sviluppo di CRIF è guidato da una visione e da un approccio globale: fondata a Bologna nel 1988, ha una rilevante presenza internazionale e opera in quattro continenti (Europa, America, Africa e Asia). Oggi oltre 6.300 banche e società finanziarie, 44.000 imprese e 190.000 consumatori nel mondo utilizzano i servizi CRIF in 50 Paesi

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