Posted: 12 Feb. 2020 6 minuti Tempo di lettura

Accesso a nuovi mercati, il trend cresce ancora tra le imprese italiane

L’internazionalizzazione ormai non è soltanto export e Deloitte ha già accettato la sfida verso il domani

L’ultimo studio Istat rivela che la produzione estera tramite investimenti diretti (Ide) ha un’incidenza in aumento di quasi 10 punti percentuali rispetto alla medesima rilevazione del 2011. Ormai un’impresa su tre opera avendo a riferimento un contesto sovranazionale, con picchi del 40% in diverse regioni italiane.

Il sentimento crescente che accompagna l’internazionalizzazione si conferma essere la strategia di crescita. Una proiezione verso il futuro anche per l’ecosistema delle PMI italiane. Questo responso emerge in modo chiaro dagli ultimi dati Istat, espressi nel Censimento Permanente delle imprese 2019: con riferimento alle finalità strategiche della produzione estera delle imprese, la decisione di delocalizzare l’attività produttiva ha come principale motivazione l’accesso a nuovi mercati nel caso di investimenti nei paesi dell’Area Euro (secondo il 20,8% del totale delle imprese che hanno delocalizzato), in Nord e in Sud America (rispettivamente 4,4% e 3,9%). Il contenimento del costo del lavoro prevale invece tra le imprese che hanno scelto come mercato di delocalizzazione gli altri paesi non euro (10,9%) ed extra Ue (9,2%), così come Cina (14,3%) India (6,4%) e gli altri paesi dell’area asiatica (4,9%). Dal medesimo studio è emerso che un’impresa su tre (il 31% per l’esattezza) dichiara di operare avendo a riferimento un contesto sovranazionale e un’operatività riferita a mercati sovranazionali caratterizza soprattutto le unità produttive di molte regioni settentrionali, in particolare quelle di Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige e Piemonte, con la percentuale in queste realtà che si attesta tra il 38 e il 40%.

I dati ISTAT confermano un trend rilevato a livello internazionale da Deloitte Private che nello studio  “Prospettive Globali per le aziende Private” (2019) rilevava che il 74% dei partecipanti alla survey (2.550 aziende di cui 150 italiane) prevedono un ingresso in nuovi mercati internazionali nei 12 mesi successivi; per questo, Deloitte Private, business solution di Deloitte dedicata al segmento PMI,  vuole giocare un ruolo propulsivo sulla crescita delle PMI italiane, offrendo servizi all’avanguardia e supportando networking e business matching per uno sviluppo virtuoso. È riduttivo parlare di internazionalizzazione solo con riferimento all’export, c’è tutto un processo di conoscenza che riguarda andamento dei mercati, barriere, accordi commerciali e alleanze strategiche. Per gli imprenditori, internazionalizzare significa generare competenze per conoscere il Paese di interesse, comprendere la richiesta, aprirsi a nuovi mondi ed esigenze, adeguarsi per non perdere efficacia nelle nazioni di origine. Quindi internazionalizzare con profitto vuol dire conoscere in modo approfondito i mercati target, i trend di sviluppo e la struttura distributiva del paese estero. Deloitte Private vuole essere protagonista nel supporto agli attori principali del tessuto imprenditoriale italiano per il rafforzamento degli elementi distintivi di ogni azienda e per l’adeguamento della loro organizzazione da realizzarsi con una formazione mirata, un efficiente sviluppo dei sistemi informativi e un reporting puntuale.

Il nostro network è tra le più grandi realtà nei servizi professionali per le imprese in Italia, in cui opera dal 1923 e sviluppa progetti di collaborazione che si fondano sulle reali esigenze espresse dai clienti. Deloitte Private affianca l’imprenditore posizionandosi come Trusted Business Advisor, senza perdere di vista tutte le sfide delle nuove tecnologie e sviluppando l’open innovation tramite accesso ad acceleratori di start-up e identificazione di partner di supporto. 

Oltre ai servizi, che vanno dall’analisi del contesto competitivo internazionale all’assistenza nell’implementazione all’estero delle piattaforme informatiche e digitali, anche tramite desk italiani di supporto all’estero (in particolare New York, Hong Kong e Shanghai, Deloitte Private si pone nel cuore del processo evolutivo delle PMI italiane con iniziative che stimolano la competizione, come la EMEA Technology Fast 500 (una delle più autorevoli classifiche nel settore tech che premia le aziende con alta componente tecnologica e con il più alto tasso di crescita dei ricavi negli ultimi quattro anni di esercizio) oppure il Deloitte Best Managed Companies Award, premio che individua le eccellenze italiane e le supporta attraverso un percorso di crescita che mira a valorizzarne i punti di forza. Questo riconoscimento è un’opportunità che Deloitte Private propone ai clienti alle PMI per consentire loro di condividere esperienze e soluzioni volte a garantire una gestione efficiente del business, consentendo un adattamento agile e veloce al contesto competitivo in continuo mutamento. Senza dimenticare Elite - Lounge Deloitte, piattaforma internazionale di servizi che vuole rafforzare il posizionamento sul mercato e colmare gap strutturali oggettivi per le PMI italiane.

Il censimento dell’Istat mostra che il 35% delle imprese realizza la produzione estera tramite investimenti diretti (Ide), facendo registrare un’incidenza in aumento di circa 10 punti percentuali rispetto alla medesima rilevazione del 2011. Sempre rispetto a quell’anno, il ranking delle due principali finalità di investimento (accesso a nuovi mercato e contenimento del costo del lavoro) rispetto a ciascun mercato considerato non è mutato: da un lato le maggiori economie avanzate continuano ad attrarre per via delle opportunità di domanda offerte da paesi con elevato reddito pro capite, ma dall’altro lato colpisce il fatto che la Cina (in forte espansione economica anche negli ultimi anni e con una sensibile evoluzione del tenore di vita della popolazione) non sia ancora considerata come una meta rilevante ai fini di un investimento finalizzato a servire direttamente il mercato locale.

Sempre dal medesimo studio sopracitato emergono dati più specifici per chi delocalizza tramite Ide: nel 32,7% dei casi la produzione realizzata all’estero è destinata a essere reimportata in Italia per usi finali, in particolare nel caso delle delocalizzazioni in Cina (il 43,9% di chi ha investito in quel paese), mentre per il 30,5% di imprese il paese di insediamento svolge una funzione di “piattaforma” per esportare in paesi terzi (sia dove l’impresa produce, sia dove non produce). Un po’ meno frequente è invece il ricorso a Ide per produrre beni da importare in Italia per una successiva riesportazione (25,5% di casi) o per usi intermedi nei processi produttivi italiani (23,5%).

Censimento permanente delle imprese 2019

Istituto nazionale di statistica

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Ernesto Lanzillo

Ernesto Lanzillo

Deloitte Private Leader

Ernesto is Partner at Deloitte Central Mediterranean, with over 30 years of experience in audit and assurance services (internal control system on financial data, accounting procedures, IPO assistance, transaction support, planning and budgeting, non-financial information reporting) for both Italian and multinational clients. He is member of the Executive Committee of Deloitte Central Mediterranean in its role of Deloitte Private Leader for Italy, Greece and Malta. Ernesto is, as well, the Audit Client & Industry Representative and the Global Audit Capture Program Leader for Deloitte Central Mediterranean.