Posted: 04 May 2020 6 minuti Tempo di lettura

Covid-19: l’impatto sul futuro della mobilità

La crisi ridisegna gli scenari futuri sugli spostamenti e crea nuove opportunità per tutti i settori industriali coinvolti

L’emergenza sanitaria in atto sta ridisegnando il contesto sociale ed economico. Tra le molteplici conseguenze della crisi si delinea all’orizzonte uno scenario con impatti inevitabili per gli attori coinvolti nell’ambito della nuova mobilità. Aziende, investitori, cittadini e settore pubblico, nessuno sarà escluso dall’esigenza di ripensare e rimodulare le abitudini della mobilità di tutti noi, sia in termini di riduzione del numero degli spostamenti che di cambiamento delle preferenze modali, privilegiando forme che garantiscono la sicurezza e andando a definire un nuovo ecosistema di mobilità.

Il settore Automotive risulta già colpito dalla crisi, con un calo delle immatricolazioni e veicoli non prodotti, così come ne stanno risentendo il settore dei trasporti e quello assicurativo, con una diminuzione dei rinnovi delle polizze auto e un plausibile aumento della competizione sulle tariffe; il trasporto pubblico si prepara a fare i conti con l’incremento dei costi gestionali, dovuti al necessario aumento delle corse e a una costante sanificazione dei mezzi; quanto agli operatori di nuova mobilità, anch’essi sono stati colpiti per via dei blocchi alla circolazione imposti in tanti Paesi e il car sharing in Italia (che è uno dei mercati più sviluppati per questa forma di mobilità) ha visto una contrazione degli utilizzi del -60%, con picchi fino al -70%. Mentre il noleggio ha visto nel nostro Paese un calo vertiginoso delle immatricolazioni a marzo 2020 rispetto al 2019 (-98% immatricolazioni a breve termine e -88% per le immatricolazioni a lungo termine).

A fronte della situazione attuale, legata a conseguenze per tutto il settore che sono ancora in rapido divenire, è importante pensare agli scenari possibili ed essere preparati sin da oggi. Deloitte, attraverso lo studio “From now on. Mobility Boost, si apre una nuova fase” e il centro di competenza Future of Mobility, ha definito un modello con 4 scenari futuri di mobilità, con tempi di affermazione differenti e che potranno coesistere.

Nel primo scenario (“Incremental Change”) grazie a veicoli sempre più connessi, in cui il guidatore mantiene la proprietà e il controllo del veicolo, viene a crearsi un’esperienza di guida più semplice e interattiva. Nel secondo (“A world of sharing”) c’è un consolidamento dei fenomeni della mobilità condivisa, con una forma ibrida di mobilità rappresentata dal noleggio a lungo termine, che rispecchia le esigenze dei cittadini e rende possibile il possesso di un mezzo con l’eliminazione delle preoccupazioni legate al veicolo. Nel terzo scenario (“The driverless revolution”) la guida autonoma risulta percorribile, sicura e conveniente, ma la proprietà privata dei veicoli continua a prevalere, mentre nel quarto (“Shared autonomous”) si potrà avere una convergenza tra guida autonoma e condivisione dei veicoli.

Per via degli effetti derivanti dalla pandemia in corso, il mondo dei servizi di nuova mobilità potrebbe convivere con una duplice conseguenza. Da un lato l’incremento di forme di sharing fino a oggi embrionali (micro mobilità, ossia monopattini, bici e scooter in condivisione), che potrebbero rappresentare un modo sicuro e conveniente per muoversi all’interno delle città, tenendo anche conto del possibile grande sfogo in aree urbane medio-piccole (e l’85% della popolazione italiana vive in comuni con meno di 250 mila abitanti); dall’altro lato incidere e trasformare forme più consolidate come il car pooling (in forte ascesa, sostenibile dal punto di vista ambientale, ma in contrasto oggi con i bisogni dettati dal distanziamento sociale) e il car sharing, un fenomeno in forte ascesa (nel quinquennio 2014-2018 il numero di iscritti al “free floating” è aumentato di quasi sei volte) che richiede oggi un ripensamento del modello operativo per garantire la sicurezza degli utilizzatori.

La nuova mobilità, in questo contesto di emergenza, per il futuro rappresenta un tema strategico e di interesse anche per quei settori industriali non tradizionalmente legati alla mobilità. Infatti già oggi più del 70% dei cittadini europei è disposto ad acquistare servizi di nuova mobilità offerti da operatori non tradizionali (es. assicurazioni, utilities, …). E più dell’80% non esclude che operatori tradizionalmente non legati alla mobilità siano in grado di offrire questi servizi. I consumatori ritengono altresì importante la presenza di un unico punto di accesso che integri diversi servizi e risulta inoltre un forte interesse ad acquistare un pacchetto unico, spendibile per diverse forme di mobilità.

Il contesto attuale di forte complessità richiede nuove riflessioni per indirizzare le soluzioni di nuova mobilità verso le effettive necessità della collettività coerentemente con il nuovo contesto sociale ed economico che si andrà a delineare.

Anche in questo delicato momento, la nuova mobilità rimane un ambito strategico per tutti i settori coinvolti, centrale per mantenere una relazione forte con i clienti e si inserisce in un contesto in cui l’offerta degli operatori rimane ricca, innovativa e in grado di rispondere ai bisogni dei consumatori. Lo sviluppo ed il successo dei singoli modelli dipenderà̀ dalla capacità degli operatori di intercettare i nuovi bisogni della collettività e dagli stimoli, quanto mai ora necessari, che le Istituzioni sapranno mettere in atto per ripensare l’intero ecosistema della mobilità.

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Luigi Onorato

Luigi Onorato

DCM Strategy, Analytics and M&A Leader

Luigi Onorato è DCM Strategy, Analytics and M&A Leader e Partner di Monitor Deloitte con oltre 20 anni di esperienza nella consulenza strategica per le industrie finanziarie, TMC, sportive e del settore pubblico, in Italia e Europa mediterranea. Luigi è Insurance e FSI Innovation Leader, Consulting Sector Leader per lo Sport e Key Account per alcuni importanti clienti del settore assicurativo e sportivo. È attivo in diversi ambiti del settore Financial Services, tra i quali: definizione di strategie aziendali di medio-lungo termine, identificazione e valutazione di iniziative di crescita, preparazione di business plan, ottimizzazione commerciale e modello distributivo (es. prodotti, network design, definizione del pricing, gestione dei ricavi), definizione di strategie digitali, design organizzativo e ottimizzazione delle operazioni (es. sourcing strategico, programmi di riduzione dei costi), change management e major transformation program presso primarie istituzioni finanziarie e assicurative nazionali e internazionali. Prima di entrare in Deloitte, ha lavorato presso un'importante società di consulenza internazionale dove ha ricoperto il ruolo di Head of Strategic Consulting per il settore Insurance (in Italia, Europa Mediterranea e Medio Oriente). Oltre alla sua esperienza nel settore della consulenza, è stato anche Chief Financial and Organizational Officer di una società di assicurazioni in Italia. Luigi è autore di numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate economiche e finanziarie italiane e internazionali ed è laureato in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma.