Posted: 22 Sep. 2020 3 minuti Tempo di lettura

Global Health Summit, l’Italia si prepari a una grande occasione

Sanità e lotta al Covid-19 priorità dei leader del mondo durante il G20 del 2021

Nel 2021 il nostro Paese non solo sarà presidente di turno del G20, ma ospiterà anche il vertice mondiale sulla Salute: un’ottima notizia annunciata dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e subito confermata dal governo Conte. Una grande occasione per il nostro Paese che, nonostante alcune criticità, continua ad essere una delle eccellenze mondiali nell’ambito della scienza, della ricerca e della sanità.

L’Italia, dopo la Cina, è stato il primo Paese ad essere travolto dalla pandemia Covid-19. Un vero e proprio stress test per tutte le strutture e i professionisti della sanità che hanno lavorato nei mesi di emergenza: un evento tragico che, però, si sta trasformando in un’occasione per investire nella sanità e renderla più moderna. Come evidenziato dal nostro report Digital transformation: Shaping the future of European healthcare, infatti, in Italia, il Covid-19 ha dato una spinta fortissima alla digitalizzazione della sanità. Una accelerazione senza precedenti di cui si continuerà a beneficiare anche dopo il Covid-19 e che potrebbe essere di importanza critica anche in possibili scenari futuri, in cui non si esclude la possibilità di nuove pandemie. Uno slancio che avrà degli effetti irreversibili, ma che da solo non basta. Rimane ancora molta strada da fare: ad esempio, in Italia lo strumento digitale più diffuso tra i sanitari è la cartella elettronica. Ad oggi la utilizza il 69% dei medici, contro una media europea dell’81%. Tecnologie più sofisticate e con un potenziale impatto molto più elevato stentano ancora a farsi largo: solo il 5% e l’8% degli operatori sanitari intervistati dichiara di utilizzare rispettivamente l’AI e la robotica.

Ancora ostacolata dalla burocrazia e da una mentalità poco aperta all’innovazione, la digitalizzazione della sanità sarà uno dei grandi temi di cui si discuterà nel corso del Global Health Summit. Ma non sarà il solo. Come dimostra il nostro studio, l’Italia e tutta l’Europa, oltre a dover fronteggiare un’emergenza pandemica che non si è ancora conclusa, si trovano di fronte a processi di grande trasformazione – demografica e tecnologica – che dovranno imparare a governare dandosi delle linee guida strategiche. Riuscire a discutere di questi temi sarà una priorità per i leader del pianeta: senza una cooperazione efficace tra Stati sarà difficile sconfiggere la pandemia da nuovo Coronavirus e rilanciare l’economia globale. L’Italia, perciò, ha una grande occasione per fare emergere non solo le proprie eccellenze mediche e scientifiche, ma anche per far sentire la propria voce su uno dei grandi temi che dominerà l’agenda mondiale dei prossimi mesi, o addirittura anni.

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Guido Borsani

Guido Borsani

Government & Public Services Industry Leader

Guido Borsani è Presidente di Fondazione Deloitte, nominato nel luglio 2021. Prima di questo ruolo è stato membro del CdA di Fondazione Deloitte e dal 2013 è Government and Public Services Industry Leader per Italia, Grecia e Malta. Nel corso della sua carriera, Guido ha supportato i clienti del settore sanitario, del settore pubblico e dei settori a forte regolamentazione pubblica in importanti programmi di sviluppo e trasformazione. È un appassionato sostenitore del Purpose di Deloitte: make an impact that matters – per le nostre persone, la società e i clienti. Guido è entrato in Deloitte nel 2009, dopo una prima esperienza nel mondo della consulenza direzionale e poi nella consulenza finanziaria all’interno di una realtà del settore pubblico. Laureato in economia presso l’Università Bocconi.