Posted: 17 Nov. 2020 3 minuti Tempo di lettura

Smart e sostenibile: così sarà la mobilità dopo il Covid-19

Più della metà degli italiani è favorevole a un ripensamento della mobilità in ottica di smart city. Ma ora la priorità è il distanziamento sui trasporti e il rinnovamento delle infrastrutture

La mobilità è uno dei settori maggiormente toccati dalla pandemia. Si tratta di un impatto che si manifesta in diversi modi: oltre a quello economico, infatti, non dobbiamo sottovalutare quello di natura emotiva. La paura del contagio e di ammalarsi o di veder ammalati i propri cari, come ognuno di noi ha sperimentato in prima persona, ha modificato comportamenti e abitudini di mobilità. E il risultato di questi mesi è stata una “accelerazione mirata” di alcuni dei modelli che si stavano affermando già prima della pandemia.

Nello scenario pre-Covid, infatti, stavano emergendo nuove soluzioni e, soprattutto, nuove tecnologie che lasciavano presagire che si sarebbero affermate nuove modalità di spostamento come il car sharing, le auto connesse, la guida autonoma e le auto elettriche. In questo quadro dinamico e pieno di novità è arrivata la pandemia, che ha sconvolto i piani di tutti e ha imposto come priorità la gestione del distanziamento sociale sui trasporti. Un problema complesso, che richiede la collaborazione di imprese, utenti dei servizi, ma soprattutto delle istituzioni pubbliche, che hanno un ruolo fondamentale nell’abilitare i processi di cambiamento della mobilità

Le novità tecnologiche e le soluzioni che il mercato può offrire, infatti, possono diventare operative solo se c’è una collaborazione di pubblico e privato nel progettare la nuova mobilità. E dunque, mentre siamo alle prese con la gestione dell’emergenza, è importante utilizzare questa situazione per gettare le basi per un modello di mobilità più sostenibile, in linea con le tecnologie e l’evoluzione dei comportamenti di noi tutti.

Per farlo, dobbiamo agire avendo in mente 5 direttrici d’azione.

  • Garantire la sicurezza e il distanziamento fisico, in particolare sui mezzi di trasporto pubblico o condivisi. Secondo il 65% dei rispondenti alla ricerca condotta da Deloitte in occasione dell’Innovation Summit, il distanziamento sociale sui mezzi pubblici in questo momento è la priorità assoluta di intervento.
  • Effettuare interventi sulle infrastrutture, attraverso soluzioni di tipo tattico oggi, ma allo stesso tempo pianificando soluzioni strutturali per il prossimo futuro. Non a caso, 8 su 10 individuano tematiche infrastrutturali come priorità̀ di intervento.
  • Rivedere gli interventi sulle infrastrutture in un’ottica di intermodalità tra le diverse soluzioni di trasporto.
  • Far sì che la regolamentazione metta ordine e ci tuteli in qualità di utenti delle soluzioni di mobilità, permettendo uno sviluppo sicuro ma anche funzionale all’organizzazione delle nostre città.
  • Valorizzare i dati: secondo la nostra ricerca, infatti, 1 cittadino su 2 è aperto al ripensamento delle città in ottica di smart city, con soluzioni avanzate di mobilità abilitate dall'uso dei dati.

Infine, l’evoluzione del modello di mobilità, necessaria ora per rispondere all’emergenza e, dopo il Covid-19, per creare un modello più sostenibile, richiederà anche una grande sensibilità alle differenze territoriali del nostro Paese. Il 77% della nostra popolazione, infatti, vive in Comuni di meno di 100 mila abitanti. Ancora più importante è riuscire a creare un ecosistema dinamico e creativo, in cui il Trasferimento Tecnologico dalla ricerca al mondo delle imprese, e poi a quello delle istituzioni, sia facilitato. In questa sfida cruciale, infatti, sono i decisori pubblici ad avere in mano le leve più efficaci per favorire l’innovazione della mobilità. Spetta dunque a governi ed enti sovranazionali, come l’Ue, favorire investimenti, incentivi e policy di lungo respiro capaci di progettare la mobilità di domani.

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Luigi Onorato

Luigi Onorato

DCM Strategy, Analytics and M&A Leader

Luigi Onorato è DCM Strategy, Analytics and M&A Leader e Partner di Monitor Deloitte con oltre 20 anni di esperienza nella consulenza strategica per le industrie finanziarie, TMC, sportive e del settore pubblico, in Italia e Europa mediterranea. Luigi è Insurance e FSI Innovation Leader, Consulting Sector Leader per lo Sport e Key Account per alcuni importanti clienti del settore assicurativo e sportivo. È attivo in diversi ambiti del settore Financial Services, tra i quali: definizione di strategie aziendali di medio-lungo termine, identificazione e valutazione di iniziative di crescita, preparazione di business plan, ottimizzazione commerciale e modello distributivo (es. prodotti, network design, definizione del pricing, gestione dei ricavi), definizione di strategie digitali, design organizzativo e ottimizzazione delle operazioni (es. sourcing strategico, programmi di riduzione dei costi), change management e major transformation program presso primarie istituzioni finanziarie e assicurative nazionali e internazionali. Prima di entrare in Deloitte, ha lavorato presso un'importante società di consulenza internazionale dove ha ricoperto il ruolo di Head of Strategic Consulting per il settore Insurance (in Italia, Europa Mediterranea e Medio Oriente). Oltre alla sua esperienza nel settore della consulenza, è stato anche Chief Financial and Organizational Officer di una società di assicurazioni in Italia. Luigi è autore di numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate economiche e finanziarie italiane e internazionali ed è laureato in Economia e Commercio presso l'Università La Sapienza di Roma.