Posted: 03 Aug. 2020 4 minuti Tempo di lettura

Terzo Settore e crescita sostenibile

Il futuro passa da qui

Il Terzo settore riveste un ruolo fondamentale nella ripartenza del nostro Paese. Ma allo stesso tempo abbiamo di fronte una grande sfida per il futuro: riuscire a creare degli enti in grado di generare valore affinché questo possa essere reinvestito, assicurando continuità operativa nel tempo e creando i presupposti per una ulteriore crescita sostenibile.

Nel mondo profit c’è un movimento benefit molto corposo. Parliamo di oltre 3.000 società che sono benefit corporation, vale a dire hanno nel profitto uno dei loro valori, ma puntano soprattutto su sostenibilità, un’accountability maggiore e una spiccata transparency verso il mondo esterno. Terzo settore a parte, in Italia con la legge n° 208, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, sono state istituite le società benefit, che allo stato attuale sono già più di 300 e che mettono il nostro Paese al primo posto in Europa su questi temi. In generale quindi il mondo della sostenibilità rappresenta un po' il primo passaggio tra il mondo profit e no profit, facendo da ponte tra le due realtà in un’era in cui le nuove generazioni risultano molto più attente alla sostenibilità e al sociale.

Il mondo del no profit nasce con impronta anglosassone, ma rappresenta ormai una presenza importante anche nel nostro Paese. Da noi, dove le imprese familiari rappresentano la spina dorsale del tessuto economico, si incontrano molteplici esempi di aziende radicate nel territorio in grado di dare un contributo importante al Paese, di lasciare un segno per la collettività ed essere presenti nel momento del bisogno e dell’emergenza. Le Fondazioni vincenti sono quelle gestite da veri e propri manager d’azienda che mettono le loro capacità al servizio della charity foundation dell’impresa.

Dalla posizione privilegiata di un network come Deloitte, abbiamo analizzato il fenomeno nel corso degli ultimi anni riscontrando che le professionalità presenti nel terzo settore non sempre riescono a esprimere capacità manageriali che consentano di estrarre tutta la potenzialità di valore. Parte di questo valore rimane pertanto inespresso. Per sopperire a questa lacuna il terzo settore deve diventare attrattivo per i talenti perché laddove i talenti sono presenti il successo dell’iniziativa è assicurato. Mi piace ricordare come esempio virtuoso Punto Cometa di Como, che nata 30 anni fa ha saputo crescere, diversificarsi, precorrere i tempi, essere innovativa grazie all’ intuito dei promotori, assistiti da una squadra manageriale di primissimo piano. La sfida principale quindi sarà quella di garantire al terzo settore degli sbocchi professionali che siano di rilievo, per attrarre non solo coloro che sono animati dal senso del volontariato, ma anche dal senso del business e della crescita nel lungo periodo. In questo senso una chiave di volta è rappresentata proprio dal mondo universitario, chiamato ad aprirsi definitivamente verso nuovi orizzonti con piani di studio dedicati e nuovi corsi, come quello lanciato dall’Università Bocconi per la gestione dell’impresa sociale attraverso imprenditorialità e sviluppo sostenibile.

Anche il nostro network, tramite Fondazione Deloitte, sta continuando a sensibilizzare tutto il sistema Paese verso le nuove priorità, come dimostra il primo Osservatorio, che si è tenuto lo scorso luglio, dedicato all’educazione e alla formazione STEM in Italia, con uno studio esclusivo sul contesto formativo nazionale e la necessità di scuola e università di avere competenze sempre più specifiche, votate all’innovazione tecnologica e a un background di carattere prettamente scientifico e informatico.

Il futuro passa da qui e abbiamo la necessità di farci trovare pronti.

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Presidente Fondazione Deloitte

Paolo Gibello

Paolo Gibello

Partner

Partner dal 1996, dal 2004 al 2009 ha ricoperto la carica di Amministratore Delegato di Deloitte & Touche e Audit Function Leader. Ha maturato una rilevante esperienza professionale nell’ambito della revisione contabile di bilanci di banche, società finanziarie e fondi comuni di investimento. Pubblicista su tematiche di bilancio e di controllo interno, è stato membro della commissione intermediari finanziari di Assirevi. Da febbraio 2016 a luglio 2021 è stato Presidente della Fondazione Deloitte.