Comunicati stampa

Deloitte supporta i restauri del Duomo di Milano e aderisce al progetto di raccolta fondi "Adotta una Statua"

La scultura seicentesca di Giovanni Battista Buzzi, “Sansone in lotta con il leone”, sarà esposta per un anno presso la sede di Deloitte in Via Tortona

Milano, 12 ottobre 2022Deloitte, con il patrocinio di Fondazione Deloitte, aderisce al progetto “Adotta una Statua”, l’iniziativa promossa dalla Veneranda Fabbrica che vuole contribuire alla tutela del patrimonio artistico del Duomo di Milano attraverso la valorizzazione di sculture che, per motivi conservativi e di sicurezza, non possono restare in opera tra le alte pareti marmoree della Cattedrale.

Il progetto Adotta una Statua nasce nel 2020 grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano e ha come obiettivo principale il recupero di capolavori d’arte che riposano presso il Cantiere Marmisti di Via Brunetti, offrendoli ad aziende e privati in temporaneo prestito per un anno, rinnovabile per altri due, a fronte di un contributo finalizzato ai restauri della Cattedrale.

Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia, ha commentato: “Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto a supporto delle realtà culturali del territorio e della comunità meneghina. Da anni Deloitte e Fondazione Deloitte mettono in campo risorse e competenze, instaurando un dialogo costante con le istituzioni e con le realtà di eccellenza presenti sul territorio nazionale, per sostenere lo sviluppo di progetti in ambito arte e cultura. Questa iniziativa si inquadra nel nostro impegno a generare un impatto sociale positivo, restituendo valore alla città di Milano, che da sempre ospita le attività del network in un contesto internazionale, fondato su principi di inclusione, creatività e solidarietà.”

“Fondazione Deloitte promuove sin dalla sua nascita iniziative e progetti a beneficio della società in cui opera”, aggiunge Guido Borsani, Presidente di Fondazione Deloitte Italia. “Promuovere la tutela e la valorizzazione della cultura e dei beni artistici è un tema prioritario e l’adozione di questo gruppo scultoreo offre non solo la possibilità di restaurare un’opera d’arte, ma anche di renderla accessibile al pubblico. Un’iniziativa preziosa, dunque, che ci permette di restituire bellezza e valore alla nostra città e al nostro territorio. ”

“Siamo grati a Deloitte e a Fondazione Deloitte per aver deciso di sostenere la nostra iniziativa di raccolta fondi ‘Adotta una Statua’, un progetto che sta incontrando crescente apprezzamento da parte di aziende e soggetti privati, il cui contributo è fondamentale per la vita del Duomo di Milano. Infatti, grazie a questa attività, non soltanto tali capolavori d’arte tornano a nuova vita, uscendo dal nostro Cantiere Marmisti per continuare a bisbigliare all’orecchio di chi li contempla ‘antiche e segrete storie’ – come scrisse il poeta Heinrich Heine dopo aver visitato la Cattedrale – ma svolgono così una nuova missione, contribuendo a sostenere i cantieri della Veneranda Fabbrica, la cui attività, da 635 anni, non conosce sosta” – sono le parole di Fedele Confalonieri, Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.

Deloitte, aderendo all’iniziativa, ha scelto di adottare il gruppo scultoreo raffigurante “Sansone in lotta con il leone”, realizzato da Giovanni Battista Buzzi e collocato originariamente sul braccio di croce settentrionale del Duomo di Milano. L’iniziativa nasce a seguito del progetto ideato per Deloitte da La Collina dei Ciliegi “Un brindisi alla bellezza” che, lo scorso anno, ci ha permesso di contribuire ad importanti progetti per preservare il patrimonio artistico italiano, e sostenere oggi, con il patrocinio di Fondazione Deloitte, “Adotta una Statua”.

Massimo Gianolli, Presidente de La Collina dei Ciliegi, ha commentato: “Per contribuire ai restauri del monumento simbolo della città della Madonnina, abbiamo voluto riscoprire l’antica tradizione medievale di utilizzare il vino come fonte di finanziamento. Con il progetto “Un brindisi alla bellezza” attraverso i “Vini del Duomo” abbiamo dimostrato che il vino può essere espressione di un moderno mecenatismo volto a valorizzare l’arte e la cultura”. Grazie a Fabio Pompei CEO di Deloitte Italia per aver colto l’importanza del progetto e a Fulvio Pravadelli, Direttore Generale della Veranda Fabbrica del Duomo per il prezioso contributo della messa a terra e nel lancio del progetto.

La scultura è stata inaugurata ieri sera presso la sede Deloitte di Via Tortona a Milano. Presenti all’evento, oltre al Ceo Fabio Pompei e al Presidente di Fondazione Deloitte Guido Borsani, anche Massimo Gianolli, Presidente di Collina dei Ciliegi e Fulvio Pravadelli, Direttore della Veneranda Fabbrica del Duomo.
La serata è stata accompagna da una performance teatrale.

Sansone in lotta con il leone: la scultura

La scultura di Giovanni Battista Buzzi è di dimensioni notevoli (cm 200x100x75) e scolpita in marmo di Candoglia. L’opera rappresenta l’episodio biblico raccontato nei capitoli 13,14,15 e 16 del Libro dei Giudici, in cui Sansone uccide un leone a mani nude ed è stata realizzata tra il 1633 e il 1636. Il gruppo scultoreo presenta la figura di Sansone piegata sulle ginocchia, con le mani ancorate alle fauci della bestia, nell’atto di soggiogarla. L’opera proviene dalle pareti esterne del Duomo, precisamente dalla mensola n. 294 nel transetto settentrionale, da cui è stata rimossa per ragioni conservative e successivamente trasportata presso il Cantiere Marmisti della Veneranda Fabbrica in attesa di ritrovare l’antico splendore, recuperato oggi grazie al prezioso contributo di Deloitte.

Il restauro, dopo un'attenta analisi preliminare delle forme di degrado sulle superfici e una mappatura delle fratture e delle fessurazioni, è consistito in tre fasi: la pulitura con metodologie diversificate e il pre-consolidamento, le integrazioni delle parti mancanti e il consolidamento finale, compresa la protezione delle superfici in pietra con cera microcristallina. Tutti gli interventi di carattere conservativo hanno rispettato i criteri del “minimo intervento”, della reversibilità e della “compatibilità fisico-chimica” con gli antichi materiali.

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