Vita in Deloitte

Alessandra Lapenna

La mia magnifica Delodissea

Ciao a tutti, mi chiamo Alessandra Lapenna.
Oggi sono qui con voi perché voglio raccontarvi la mia storia.
Sono dirigente in Deloitte da 4 anni, sono sposata con un figlio di 2 anni e uno appena arrivato.
Mi sembra di sentire i vostri pensieri: chissà i sacrifici per mantenere il giusto work-life balance! Ma io vi chiedo: che storia sarebbe stata la storia di Ulisse senza le sue vicende complicate?
Insomma la mia “Delodissea” comincia 13 anni fa, con una ragazza che aveva paura, era insicura perché non sapeva cosa sarebbe stato del suo futuro. Vengo da un paesino del sud e dopo la laurea ho accettato un colloquio di lavoro per Deloitte a Milano. Dopo 13 lunghe ore di viaggio arrivo in Via Tortona e lì decido, nello scintillio delle vetrate, di cominciare un percorso, il più appassionante della mia vita!

Inizia così la mia Delodissea: come Ulisse vivo lontana da casa e dalle vecchie amicizie e alla ricerca del mio ruolo. Inizio le mie trasferte in Italia e all’estero; riesco a prendere tutti i mezzi di trasporto possibili in una settimana; ad essere in 4 regioni d’Italia diverse in 2 giorni; a vivere delle serate al lavoro con colleghi ormai amici e a divertirmi con loro mangiando una pizza dopo aver lavorato fianco a fianco. Tra queste avventure e due trasferimenti da me richiesti, che mi portano in Puglia e poi nuovamente in Lombardia trovo anche l’amore: uno dei miei colleghi diventa mio marito.

Quel puntino verde che avevo visto entrando in Deloitte il primo giorno, già dopo qualche mese, aveva un significato più pieno: un senso di protezione, di gruppo, di ruota della vita, di inclusione.
Ho capito che Deloitte non è solo un insieme di numeri, di indici, di bilanci da rivedere, ma è materia che si trasforma: non è mai uguale a sé stessa, perché brulica di idee, pulsa come i cuori della gente che dà il meglio di sé ogni giorno per quest’azienda.
E anche io mi sono trasformata in questi anni: cadevo e mi rialzavo, costruivo sulle mie cicatrici qualcosa di più bello dell’originale. Come l’arte orientale del kintsugi, secondo la quale non si getta via quello che si rompe ma si riempiono le crepe d’oro e di luce.

Oggi Deloitte è una società in evoluzione, che ha fatto dell’innovazione il suo punto di forza. Ma non solo: oggi sono attivi programmi di inclusione per rendere reale l’aspettativa di poter essere inclusi senza compromessi, sentendoci liberi di esprimere la propria unicità, di donna e nel mio caso anche di mamma.
Se vi piace l’idea di poter lasciare un segno, un segno che sia solo vostro, Deloitte vi darà spazio per creare la vostra storia, con i vostri tempi, con le vostre voci, con i vostri vissuti. Vi chiederà ogni giorno #whatimpactwillyoumake?
Nessuno vi potrà dire quello che diventerete, in quanto tempo e come, ma in Deloitte avrete la possibilità di sentirvi unici. Nessuna storia è come le altre. La mia non sarà come la vostra. Ma tutte le nostre storie sono, ciascuna in modo diverso, una magnifica DELODISSEA, un viaggio che ci fa crescere e ci migliora, ostacolo dopo ostacolo, sfida dopo sfida.
Oggi sono una donna, una madre e una professionista sempre alla ricerca di nuovi stimoli e mai paga di riempire di luce le sue crepe.

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