Vita in Deloitte

Francesco Caffarelli

Scopriamo la storia di Francesco, Cyber Security e Data Protection Consultant in Deloitte Risk Advisory, che ci parla della sua esperienza professionale in Deloitte:

Ciao, raccontaci qualcosa di te e del tuo lavoro

Sono un avvocato e rivesto il ruolo di Cyber Security e Data Protection Consultant nella offering Data & Privacy. Opero in Italia e all'estero nell'ambito di progetti connessi alla protezione dei dati personali, audit cyber security e implementazione di piattaforme per la privacy.
Il mio lavoro mi ha permesso di coniugare il mio background legale con la mia curiosità per il mondo digital. Lavoro spesso infatti in progetti in cui gli aspetti giuridici e tecnici si intersecano costantemente tra di loro, dando vita a professionisti ibridi e interdisciplinari.
Deloitte per me non è solo un posto di lavoro, ma è un luogo in cui potere stringere legami personali di lunga durata, in cui non mancano complicità e supporto tra colleghi.
Nel tempo libero, amo la cucina, la buona compagnia e i viaggi zaino in spalla.

Nella tua carriera in Deloitte qual è stato il progetto più sfidante e perché?

L’esperienza più sfidante del mio lavoro, è stato il progetto di implementazione di una piattaforma Data Protection per un Gruppo leader a livello mondiale nel settore Consumer.
L’attività consisteva nel predisporre il disegno funzionale e nell’implementazione del Registro dei Trattamenti, Analisi dei Rischi e Sistema di Controllo interno al Gruppo. Nello specifico, l’obiettivo del progetto era quello di individuare un template unico di Registro dei Trattamenti, che tenesse in considerazione la mappatura eseguita dalle diverse Country in perimetro, predisponendo una metodologia di calcolo del rischio che tenesse in considerazione il livello di maturità degli asset aziendali a presidio dei trattamenti e creando un framework di controlli utile al monitoraggio del livello di conformità data protection.
Le difficoltà del progetto erano legate al numero di Paesi da gestire e alle tempistiche ristrette, ben 23 Stati per un periodo di 9 mesi, durante i quali ci siamo trovati a intrattenere rapporti con colleghi da tutta Europa, e a conciliare i diversi modi di lavorare delle singole Country con un unico obiettivo di gruppo.

Che consiglio daresti a chi vuole affacciarsi a questa professione/settore?

I consigli che mi sento di dare ad un futuro collega potrebbero apparire strettamente connessi alla sfera interpersonale, ma in realtà hanno dei risvolti decisivi nel processo di maturazione di un professionista.
Il primo è quello di non pretendere di conoscere le risposte ad ogni quesito che gli verrà posto. Infatti, il confronto con i colleghi rappresenterà un momento indispensabile per la crescita personale e per la formazione professionale.
Un altro consiglio che mi sento di dare, è quello di cercare di adottare un atteggiamento di calma e lucidità, anche in quelle situazioni in cui la pressione quotidiana potrebbe portare a perderle. Una volta raggiunto l’obiettivo sarà sorprendente sapere che, anche in situazioni di stress, si è raggiunto un livello di affidabilità e precisione degno di stima.

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