Vita in Deloitte

Francesco Scicchitano

Scopriamo la storia di Francesco, Data Scientist in Deloitte Risk Advisory, che ci parla della sua esperienza professionale nell’area Accounting & Internal Control:

Ciao! Raccontaci qualcosa di te e del tuo lavoro

Ciao, sono Francesco Scicchitano, ho 27 anni ed ho conseguito la laurea triennale in ingegneria informatica e biomedica presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e la specializzazione in ingegneria informatica, indirizzo Cyber Security, presso l’Università della Calabria. Terminati gli studi, ho trovato occupazione presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il quale mi ha permesso di intraprendere la carriera di Data Scientist. Dopo quasi due anni ho deciso di sposare il progetto di una grande azienda quale Deloitte. Da quattro mesi faccio parte del team Deloitte Risk Advisory come Data Scientist con l’obiettivo di poter mettere in pratica le mie conoscenze e migliorarmi sia a livello tecnico che umano. È un ambiente giovane che permette una rapida crescita se si ha tanta volontà, determinazione e proattività nell’apprendimento. Durante il tempo libero adoro andare in palestra e viaggiare.

Parlaci della tua area di specializzazione e raccontaci un progetto per te sfidante relativo a questa tematica.

La data science è un campo multidisciplinare che combina competenze di dominio, capacità di programmazione, conoscenza di matematica e statistica ed ha come l’obiettivo l’estrazione di informazioni e la conoscenza dai dati. È un sottoinsieme dell’intelligenza artificiale e come tale si avvale del machine learning e del deep learning, due metodi di analisi dati per l’apprendimento automatizzato basato su complessi algoritmi. Grazie a questi i sistemi possono imparare dai dati e costruire modelli previsionali. Una colonna portante sono le reti neurali artificiali, ovvero reti in cui i nodi replicano in maniera artificiale, appunto, il comportamento dei neuroni umani. Un progetto per me molto sfidante, con un importante cliente del settore automotive e dell’industria assicurativa, è stato quello riguardante la costruzione di un modello in grado di riconoscere una specifica categoria di oggetti, evidenziare eventuali danni sugli stessi e fornire una stima del danno partendo dall’analisi delle immagini tramite reti neurali.

Che consiglio daresti a chi vuole affacciarsi a questa professione e settore?

Entrare nel mondo della consulenza implica un costante aggiornamento, il dover affrontare nuove sfide ogni giorno e ritmi frenetici. Bisogna essere disposti ad aggiornarsi e ad apprendere, soprattutto in un campo recente ed in continua evoluzione come la data science. Lavorare in Deloitte consente di esprimere al massimo il proprio potenziale e di crescere in ambito lavorativo e umano. Fin da subito ho capito l’importanza all’interno di questa realtà di lavorare in team, di confrontarsi con i colleghi e analizzare le situazioni sotto punti di vista differenti per prendere il meglio da ognuno. Bisogna essere aperti a consigli e suggerimenti da parte di figure professionali più esperte e non, ma allo stesso tempo non avere timore ad esporre le proprie idee e considerazioni. Faccio parte di un team giovane in cui c’è una forte interazione tra colleghi che mi ha permesso di crescere sotto diversi punti di vista. Infatti, nonostante io sia in Deloitte soltanto da pochi mesi, mi sento sempre più responsabilizzato all’interno del team e nei confronti del cliente. Questo per me è molto importante perché mi fa sentire parte di un percorso lavorativo in continua crescita.

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