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Il potere dell'allyship. Un ponte tra generazioni

Settembre 2021

Come già espresso nei precedenti articoli, inclusione e opportunità sono due concetti fortemente collegati tra loro. La valorizzazione delle differenze con l’obiettivo di sviluppare talenti è parte del concetto stesso di inclusione. L’inclusione è ciò che consente di avviare un progetto professionale virtuoso che colga maggiori opportunità di business e sia funzionale allo sviluppo del benessere organizzativo, anche grazie a processi lavorativi flessibili. Uno stile di leadership inclusivo è fondamentale per valorizzare e promuovere le diversità e i contributi che ciascuno può offrire in termini di innovazione e performance, per ottenere vantaggi competitivi. Il modello di leadership inclusiva di Deloitte si declina in sei tratti fondamentali necessari all’attivazione di un processo virtuoso che renda il valore dell’inclusione uno strumento proprio del business:

  1. L’impegno del singolo e dell’organizzazione nel porre la diversità e l’inclusione come valori prioritari. Questo implica l’adozione di comportamenti improntati al rispetto e all’equità, oltre al coinvolgimento di tutte le persone;
  2. Il coraggio di portare avanti la cultura della Diversity & Inclusion, ma anche l’attitudine a riconoscere i propri limiti e a volersi migliorare;
  3. La consapevolezza dell’esistenza di bias, che dobbiamo essere in grado di riconoscere per prendere decisioni eque, libere da pregiudizi;
  4. La curiosità necessaria per volgere lo sguardo verso nuove prospettive favorendo il continuo apprendimento e incoraggiando il pensiero divergente;
  5. L’apertura necessaria per collaborare con persone provenienti da culture diverse dalla propria;
  6. L’approccio collaborativo per dar vita ad ambienti di lavoro rispettosi e psicologicamente sani, in cui le persone possano sentirsi libere di esprimere se stesse. 

La leadership inclusiva ha il compito di connettere le diverse generazioni che lavorano all’interno di una stessa organizzazione. Promuovere una cultura inclusiva significa offrire punti di incontro, alleanze e confronto tra valori, idee, modelli comportamentali ed esperienze diverse; in sintesi, valorizzare la diversità cognitiva.

Ed è proprio in quest’ottica di valorizzazione della diversità e delle alleanze virtuose, che abbiamo sviluppato numerose iniziative a livello sia locale che globale per alimentare lo scambio positivo e il dialogo tra generazioni differenti. L’allyship è uno strumento, oltre che un obiettivo, per generare senso di appartenenza, specialmente in un mondo frammentato come quello attuale. L’allyship consente di ridurre le distanze tra mondi generazionali differenti, tra senior e giovani professionisti.

In quest’ottica, lo scorso anno è stata lanciata l’iniziativa Ask Me, con l’obiettivo di connettere i più giovani alla leadership, favorendo uno scambio continuo su tematiche di interesse vario. Ask Me è un’iniziativa promossa da Alessandro Mercuri, Consulting Leader di Deloitte Central Mediterranean, nata nel primo periodo di pandemia e pensata per restare “connessi”, per ascoltare le persone e dare risposte, in diretta, alle loro domande. I live di 30 minuti hanno avuto un successo straordinario, con oltre 1.500 partecipanti ogni volta e sono diventati un appuntamento periodico.

Nello stesso periodo è stato anche avviato un programma di digital well-being sui social media, in parallelo alla nascita del People & Purpose Channel, canale dedicato alla formazione per sviluppare soft skill in vari ambiti, ritenute utili per affrontare il periodo di lockdown.

Parlando di giovani, non possiamo non citare il progetto ONE Young World, ideato da Deloitte North South Europe. OYW è un’associazione non-profit che raggruppa giovani leader brillanti provenienti da tutto il mondo allo scopo di offrire loro la possibilità di avere un più ampio impatto positivo nel mondo.
Questi giovani si ritrovano in occasione di Summit annuali durante i quali alcuni delegati diventano ambasciatori di OYW, entrando a far parte di un network internazionale. Il compito degli ambasciatori è quello di incoraggiare altri giovani ed essere proattivi all’interno delle proprie comunità e organizzazioni che essi rappresentano. Legare il business all’impatto sociale delle organizzazioni è un’opportunità che il Summit di OYW riconosce. Questo fa accrescere la consapevolezza nei giovani talenti, promuovendo i valori del brande l’impatto che Deloitte ha nelle comunità in cui opera. Inoltre, One Young World ha lanciato l’iniziativa Lead2030 per sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Supportato da alcuni dei marchi più prestigiosi del mondo, Lead2030 ha lo scopo di finanziare e accelerare le soluzioni proposte dai giovani di maggior impatto che stanno contribuendo ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite stesse. Uno dei Challenge Partner inaugurali di Lead2030 è proprio Deloitte che ha preso in carico il 4° obiettivo, relativo all’istruzione di qualità. Deloitte ha delegati anche all’interno del programma di OYW che, ogni anno, hanno la possibilità di supportare la leadership partecipando a progetti funzionali al raggiungimento degli obiettivi da presentare al Summit successivo. Per i delegati vengono offerti percorsi ad hoc che hanno come scopo focalizzarsi sui propri obiettivi personali. A questi giovani è offerta la possibilità di incontrare la community del Summit, partecipando come ambasciatori delegati di Deloitte. Anche in questo progetto è forte il legame tra gli ambasciatori young e i senior leader poiché le proposte sono analizzate dai senior e ridiscusse in uno scambio bidirezionale. Un ulteriore progetto per valorizzare le potenzialità delle collaborazioni intergenerazionali, ma anche fra persone di generi diversi, è rappresentato dai programmi di sponsorship dedicati ai nostri talenti femminili che hanno come obiettivo rafforzare l’alleanza tra diversi generi e generazioni.

Che cosa è la sponsorship? La sponsorship è una relazione one-to-one in cui uno/a Partner Sponsor si impegna a creare occasioni di visibilità presso clienti interni ed esterni che consentano alla sponsee di acquisire conoscenze, competenze ed esperienza professionale.

Gli sponsor sono leader che si impegnano a sostenere la sponsee, fornendo consigli e condividendo esperienze personali. Si tratta di leader influenti che possono fornire accesso e occasioni presso i clienti e predisporre ruoli chiave all’interno dell’organizzazione.

Il programma di sponsorship nasce a livello globale con l’iniziativa WAVE, che inizialmente ha coinvolto i nostri leader, i membri del comitato esecutivo e le donne manager ad alto potenziale. Successivamente è stato esteso anche ad altri partner sponsor e ad altre professioniste sponsee. L’obiettivo principale di questa iniziativa è creare una fitta rete di change agent che, insieme, accompagnino la nostra organizzazione verso un futuro sempre più inclusivo. Tutto questo è stato possibile anche grazie al Reverse mentoring, un processo one-to-one attraverso il quale i giovani manager generano input, trasmettendo il proprio punto di vista ai senior che, a loro volta, sono messi in condizione di ampliare la loro visione. Uno scambio che stimoli l’interconnessione fra generazioni è fondamentale. Secondo una ricerca di Deloitte l’83% dei giovani si sente più ingaggiata quando la leadership promuove una cultura plurale e inclusiva: infatti la leadership inclusiva è necessaria per cogliere e valorizzare la diversità generazionale.

Questo processo mette a confronto diverse generazioni che creano un’alleanza utile in quello che oggi viene definito VUCA world, un mondo complesso e sempre più interconnesso. VUCA (Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguous) rappresenta un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo. Quando si parla di generazioni la suddivisione più conosciuta è: Baby Boomer, Generazione X, Millennial e Generazione Z. Ogni generazione è cresciuta in una determinata era socioeconomica e politica che ha contribuito in modo diverso a plasmarne valori e prospettive sul lavoro. I sociologi hanno identificato modelli di comportamento e pensiero che tendono a differenziare una generazione dalla successiva. Questi stereotipi generazionali, per quanto non applicabili indistintamente a ogni individuo, possono aiutare a guidare le interazioni interpersonali fra generazioni presenti in azienda, particolarmente importanti in questo periodo storico. L’alleanza tra generazioni è un modo per creare valori nuovi e per sostenere un’evoluzione inclusiva soprattutto dopo il periodo di lockdown, in cui abbiamo maturato capacità di adattamento al cambiamento e all’incertezza.

L’alleanza fra generazioni sviluppa una Effective Transgenerational Leadership. Guidare un’organizzazione in cui convivono quattro generazioni è una vera e propria sfida. Ogni generazione ha propri valori, norme e stili che possono potenzialmente scontrarsi con quelli di un’altra. Nel complesso è fondamentale che il/la leader crei un ambiente di lavoro che abbracci le differenze transgenerazionali per massimizzare l’efficacia dell’organizzazione.

I punti chiave per un’efficace leadership transgenerazionale sono illustrati dai sei tratti imprescindibili per la leadership inclusiva:

  • essere flessibili e saper ascoltare;
  • sviluppare un’intelligenza emotiva e culturale;
  • essere curiosi e aperti mentalmente;
  • saper collaborare in modo efficace creando fiducia, delegando e fidandosi dei propri collaboratori;
  • trasmettere il motivo di ciò che si sta facendo, dare feedback costruttivi e tempestivi al team;
  • gestire l’equilibrio tra lavoro e vita privata, guidare le persone nella loro crescita.

Tenendo conto delle caratteristiche delle generazioni possiamo ottenere una chiave per eccellere nella vita lavorativa, raggiungendo i nostri obiettivi, allineandoci a un modello che riconosce i valori di ogni generazione, sfruttando la ricchezza che deriva dalle diversità.

Per concludere, un dato interessante: nel “mondo VUCA” i team composti da persone di generazioni diverse, hanno una probabilità di prendere decisioni migliori fino all’87% più alte, nei casi in cui c’è maggiore inclusività e alleanza.

“We need to remember across generations that there is as much to learn as there is to teach.” - Gloria Steinem

“Dobbiamo ricordare attraverso le generazioni che c’è tanto da imparare quanto c’è da insegnare.” - Gloria Steinem

di Chrystelle Simon, Diversity, Equity & Inclusion Leader

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