Vita in Deloitte

Laura Riccioni

Scopriamo l’esperienza professionale di Laura, Quality & Risk Manager nel Consulting di Deloitte, che ci racconta la sua esperienza come Well-Being Ambassador e di come il benessere mentale e fisico si integri nella sua vita professionale e personale.

Parlaci di te e del tuo ruolo in Deloitte

Ciao! “Nasco” in Deloitte Consulting nel 2006 a seguito di una delle prime acquisizioni. Venivo da 10 anni di consulenza che ho continuato a svolgere fino al 2009, quando mi fu data la possibilità di ricoprire un ruolo in una funzione di Staff, il Quality & Risk Management più noto con l’acronimo di QRM.
Fino ad allora avevo professionalmente vissuto tante realtà diverse in città differenti ed in principio l’idea di un nuovo ruolo “statico” un po’ mi spaventava. Poi ho capito che il miglior modo per avvicinarmi a lui era mantenere lo stesso spirito di iniziativa e di approccio adottato nei progetti contribuendo con il know how acquisto nel gestire al meglio gli ambiti e le tematiche tipiche del QRM.
In questi anni ho avuto la fortuna di lavorare con un team coeso e collaborativo ma soprattutto di lavorare a stretto contatto con persone dotate di grande conoscenza e competenza che mi hanno fatto apprezzare tematiche complesse che mai avrei pensato di approcciare in passato. Ed è proprio su queste che ho voluto maggiormente investire negli ultimi anni strutturando e coordinando un team di risorse che potesse meglio supportare i professional impegnati in prima linea.
Nel dettaglio, ci occupiamo di gestire e supportare i nostri colleghi nel corretto svolgimento di tutte quelle attività atte a garantire il pieno rispetto delle Policy DTTL e delle normative nazionali ed internazionali in ambito di Indipendenza.

Perché sei diventato Well-being Ambassador e come coinvolgi il tuo team nelle iniziative di well-being?

Nell’estate del 2019 sono stata coinvolta in questa iniziativa in qualità di rappresentante di alcune funzione di Staff: QRM, Controlling e Credit Collection. Opportunità colta al volo in un momento storico in cui Deloitte ha iniziato ad attivare programmi specifici rivolti al personale finalizzati nel promuove soprattutto il benessere psico-fisico.
Ritengo infatti di fondamentale importanza che l’azienda ponga al centro della propria organizzazione il benessere della persona attivando quanto necessario per consentirgli di stare bene e dunque di performare al meglio.
Il mio contributo si può riassumere in un costante coinvolgimento, ascolto, supporto e condivisone di quanto messo in campo dal Network cercando anche di stimolare i miei colleghi nel darmi suggerimenti utili ad ampliare la gamma di iniziative già in essere.

Qual è il tuo consiglio di work-life integration?

“Open your mind for a different view”. Credo che questa frase, di una nota ballad rock, rappresenti al meglio il cambiamento culturale necessario per un programma di work-life Integration che, a differenza del work-life balance, non limita o circoscrive il work-life all’interno di “intervalli orari”.
È senza dubbio sfidante, ma la sua applicabilità richiede un cambiamento culturale importante perché deve tenere conto contemporaneamente delle abitudini e delle esigenze sia dei singoli che dell’azienda. se da un alto i singoli dedicano del tempo al di fuori dell’orario di ufficio per le esigenze dell’azienda, quest’ultima dall’altro deve accettare e consentire che le esigenze personali vengano soddisfatte anche durante le normali ore di ufficio.

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