Vita in Deloitte

Luca Lorenzetti

Il viaggio

Buongiorno, sono Luca e sono appassionato di motori. Penserete “ma che cosa c’entra questo con Deloitte”? C'entra con me, con quello che sono, con quello che posso dare, con quello che desidero per me.

Sono nato e cresciuto in un paese dove le strade sono tutte un tornante e se sbagli traiettoria sei giù dall'argine. Su quelle strade ho imparato a guidare, a scegliere la mia direzione, a percorrerla piano, veloce, con la pioggia, la neve, il ghiaccio e la nebbia. Ci sono mille modi di affrontare una strada, anche una strada che pensi di conoscere a memoria, perché nessun giorno è uguale all'altro, nessun momento è identico a quello prima.

Quando ero più giovane non sapevo ancora che direzione avrebbe preso la mia vita, finché, con una laurea in mano, Deloitte mi ha scelto e ha deciso di investire su di me. Non credo nel destino perché penso che il futuro ognuno se lo crei da sé, con le proprie gambe (anzi, le proprie ruote), quindi ho iniziato un percorso che non sapevo dove mi avrebbe portato, ma che avevo voglia di scoprire, con la stessa voglia che si ha prima d'intraprendere un viaggio verso una meta sconosciuta, di cui magari hai sentito parlare, ma che non hai ancora esperito sulla tua pelle.

E di km, da allora, ne ho percorsi parecchi.
Ricordo i paesaggi del mio tragitto, i miei compagni di ventura, le accelerate e i pit-stop. Un lavoro a serpentina, fatto di salite e discese, di tematiche sempre diverse che si susseguono a ritmo serrato.
Con questo non voglio dirvi che è stato facile, tutt'altro: non è una strada per tutti, ma ora che mi volto indietro posso dire che è stato e resta un percorso da esploratori. Perfetto per chi non ama la staticità, per chi ama mettersi in gioco, per chi vuole sfidare sé stesso, far quadrare i conti e per chi vuole conoscere le tante e diverse realtà industriali che caratterizzano il nostro paese. Alla fine ci si ritrova con un bagaglio pieno di esperienze che di volta in volta ti permette di affrontare qualsiasi ostacolo.

Qualche anno fa, per lavoro sono stato presso i nostri uffici a Princeton, città dell’omonima università dove è esposto un cartello che riprende le parole di Albert Einstein: “Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato”.
Questo per dirvi che non sono le ore di lavoro o i risultati ottenuti che faranno di voi un buon revisore, ma è tutto questo messo insieme, misto alla vostra abilità nel guardare le cose da un'altra prospettiva, alla profondità con cui proverete a scavare oltre i numeri che vi porterà a migliorare come persone e professionisti.
Il ruolo del revisore è un viaggio continuo che ad ogni tappa ti insegna qualcosa di nuovo. A chi si immagina questo lavoro ancora come montagne di carta e spunte di matita rossa devo dire che si sbaglia e di molto. Vi dico solo che da noi si parla ormai da tempo di intelligenza artificiale.
Questo sì che sarà un bel viaggio, e noi vi aspettiamo a bordo!

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