Vita in Deloitte

Luigi Capitanio

Scopriamo insieme l’esperienza di work-life integration di Luigi Capitanio, Partner di Monitor Deloitte, insieme ad alcuni consigli e lezioni di vita che ha appreso durante il suo percorso come leader in Deloitte.

Quale attività o hobby ti aiutano a ricaricarti?

Prima figlia di 14 mesi e restrizioni per il Covid-19 mi hanno fatto rivedere tipologia e tempo a disposizione per gli hobby. Se qualche tempo fa il week end mi trovavate allo stadio o su un campo di calcio, negli ultimi mesi ho scoperto le capacità di svago e creatività offerte dalla cucina. Ovviamente, già dopo poche settimane, questa nuova passione ha iniziato a farsi sentire sulla bilancia per cui oggi non mi faccio mai mancare qualche chilometro di corsa.

Che consigli daresti ad un giovane collega che ha appena iniziato la carriera?

Il mio più grande consiglio per i giovani colleghi è riuscire a comprendere il prima possibile l’opportunità che hanno avuto ad entrare nel mondo della consulenza Deloitte. Un mondo in cui suggerisco ad ognuno di non limitarsi tenendo le proprie idee nel cassetto, ma di gettarsi nella mischia per lasciare la propria impronta e vivere ogni giorno e sfida come chance per mettersi alla prova, crescere e imparare anche dagli errori.
Un consiglio che mi è stato dato molte volte, e che mi sento di dispensare a mia volta, è quello di avere tanta pazienza perché la consulenza è una maratona piuttosto che la gara dei 100 metri.
La consulenza forse non è il lavoro perfetto e di sicuro non è facile. Nessuno sta seduto in disparte e il ritmo è spesso frenetico, per questo auguro ad ogni nuovo talento di lavorare con immensa passione dando un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita.

Qual è la lezione più grande che hai imparato dall'emergenza sanitaria che abbiamo vissuto/stiamo vivendo?

Questo periodo è talmente fuori dall’ordinario che è un susseguirsi di lesson learned, tutte accomunate dalla consapevolezza nelle difficoltà ci sono sempre grandi opportunità. In primo luogo, l’attuale crisi mi ha confermato che sempre di più dovremo far accadere le cose senza limitarci ad osservare che accadano. E dovrà essere qualcosa di trasformazionale. In secondo luogo, un po' per assurdo visto, ho colto anche il lato positivo dell’incertezza in cui stiamo vivendo. Quanto successo dimostra infatti che dovremo essere pronti ad operare in contesti incerti, affrontando ciò che viene con coraggio, determinazione e ottimismo.
Infine, sicuramente non per minore importanza, ho avuto la possibilità di riflettere a fondo sulla convivenza tra lavoro e vita privata visto che fortunatamente questo periodo è coinciso con il 1° anno di vita di mia figlia. La combinazione tra poterla vedere crescere secondo dopo secondo e la sfida di accrescere il nostro business nonostante le ovvie complessità, mi ha dimostrato che le difficoltà nel far convivere lavoro e famiglia sono solo un falso mito.

L'hai trovato interessante?