Vita in Deloitte

Marco Barone

Marco, Data&Privacy Analyst, ci ha raccontato la sua esperienza professionale e il suo ruolo in Deloitte Risk Advisory.

Ciao, raccontaci qualcosa di te e del tuo lavoro
Ciao, mi chiamo Marco e sono Analyst in Data & Privacy. Nella quotidianità lavorativa, mi rapporto con i colleghi nell’ambito delle attività progettuali Cyber. Forniamo così il migliore supporto possibile ai clienti, mettendo a disposizione i background professionali e le competenze trasversali, necessarie nel settore Cyber Security e Data Protection.
Questa realtà lavorativa, infatti, mi ha permesso di conciliare due passioni: da un lato quella accademica del mondo giuridico, da cui provengo; dall’altro il forte interesse che da sempre nutro per il mondo tecnologico.
Nel tempo libero amo coltivare hobby come la fotografia, la scrittura e la cucina, senza però rinunciare a cimentarmi, ogni volta che ne ho l’occasione, in qualcosa di nuovo che esuli dalla mia comfort zone.

Nella tua carriera in Deloitte qual è stato il progetto più sfidante e perché?
Faccio parte del mondo Deloitte da Gennaio 2020 e ho avuto sin da subito l’opportunità professionale di seguire aggiornamenti progettuali presso un importante cliente del settore bancario: questa sfida ha comportato per me un inizio in medias res, che mi ha permesso di confrontarmi con una realtà di spicco nel panorama nazionale. Il supporto costante al cliente, sino ad oggi, mi ha messo in contatto con professionalità molto evolute, tanto nel mondo giuridico quanto in quello ingegneristico. Inoltre, le esigenze di grande precisione e cura delle attività progettuali mi hanno portato a maturare una forte attenzione ai dettagli.
Non da ultimo, le competenze eterogenee del team di colleghi a supporto, mi hanno permesso, nell’immediato, di instaurare un buon clima collaborativo e di reciproco scambio di competenze e soft skills.

Che consiglio daresti a chi vuole affacciarsi a questa professione/settore?
Un consiglio per chi intende intraprendere un percorso simile al mio è quello di sviluppare molta curiosità e proattività, non rimanendo legati al concetto (ormai superato) di sapere monolitico, monosettoriale, ma di allargare i propri orizzonti a competenze e ambiti differenti. È infatti fondamentale, nell’ottica di questa professione, come di altre expertise che sorgeranno nel futuro più immediato, avere una visione trasversale e ibrida del proprio settore di competenza. Un buon inizio può essere, ad esempio, quello di cogliere i punti di intersezione tra gli studi universitari (il diritto) e le proprie attitudini personali (la filosofia, le nuove tecnologie): nel mio caso, l’interesse maturato mi ha portato ad interessarmi di informatica giuridica, e quindi a intraprendere un percorso di crescita nel settore in cui oggi lavoro.

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