Vita in Deloitte

Marina Mascheroni

Curiosità cotta a puntino!

Buongiorno a tutti! Mi chiamo Marina e da quattro anni sto esplorando in lungo e in largo il mondo tondo di Deloitte che, come il suo puntino verde, è sempre in grado di rinnovare la mia curiosità.

Qualche anno fa mi sono trovata anche io a scegliere: Deloitte sì o Deloitte no? Cosa avrebbe voluto dire farne parte? Cosa significava fare Audit? Poteva essere la strada giusta per me?

Oggi voglio provare a spiegarvi perché per me la risposta è stata e continua ad essere: Audit in Deloitte sì.

Deloitte mi insegna ogni giorno ad appassionarmi a quello che faccio e mi dà tempo e modo di fare quello che mi piace.

Ho imparato ad appassionarmi ai numeri e alle storie che questi sanno raccontare. A ricoprire ogni giorno un ruolo diverso, che richiede competenze e approcci differenti, flessibilità! Mi piace fare parte di un’organizzazione che ha voglia di ascoltare, che dà fiducia alle persone.

Mi piace conoscere persone e pensieri nuovi. Mi piace anche correre e cucinare.

Ognuno di questi interessi ha trovato il modo di crescere insieme a me in Deloitte. Come?

Deloitte dà grande spazio alle iniziative personali, indipendentemente da ruolo e anzianità di chi le propone. Nel mio caso, ho coinvolto amici e colleghi in un’iniziativa a favore di una Onlus a cui tengo molto. Fondazione Deloitte ha apprezzato il nostro impegno, raddoppiando le donazioni raccolte e dimostrandoci che all’interno di una realtà come Deloitte possiamo davvero fare la differenza.

Deloitte si impegna perché non mettiamo da parte le nostre passioni, soprattutto nei periodi di lavoro più impegnativi.

Le attività organizzate dal team Well Being di Deloitte mi hanno incentivata a partecipare alla staffetta Milano Half Marathon cogliendo l’opportunità di conoscere colleghi che condividono con me la stessa passione per la corsa.

Professionalmente mi ha permesso in pochissimo tempo di esplorare diversi contesti e situazioni: quattro anni fa entravo in un piccolo Credito Cooperativo, in cui ho imparato l’ABC del bilancio. Ho iniziato analizzando le principali voci di conto economico e verificando che fossero supportate da adeguata documentazione. Ho preso familiarità con i principali indici di bilancio imparando a commentarne in modo critico gli scostamenti.

Mi sono interfacciata fin da subito con referenti appartenenti a diverse funzioni aziendali, prendendo consapevolezza del loro contributo ai risultati aziendali

Oggi partecipo a un progetto di finance trasformation in una delle principali Compagnie italiane, dove collaboro con un team di oltre 30 persone all’implementazione di un nuovo principio contabile.

E’ un progetto sfidante, che richiede di interpretare i requisiti normativi e tradurli in interventi concreti, con impatti su dimensioni aziendali critiche.

Credo che il vero valore aggiunto della revisione sia imparare a comprendere una realtà partendo dalle basi, i numeri. Numeri che da sempre avevo guardato con diffidenza ma che oggi riconosco essere una chiave di lettura importante.

Audit è anche un approccio al lavoro, strutturato e critico, mai banale. Spinge a capire il “perché” delle cose, andando oltre i più operativi “cosa” e “come”.

Audit è stare a stretto contatto con il cliente e con i colleghi, senza mai accontentarsi di una comprensione superficiale e imparando sempre qualcosa di nuovo.

Se quattro anni fa la mia è stata una intuizione fortunata, oggi è una scelta consapevole che mi spinge ogni giorno a guardare quel puntino verde da una prospettiva diversa!

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