Vita in Deloitte

Paolo Sacchi

Scopriamo l’esperienza professionale di Paolo, Senior Manager in Deloitte Business Solution (DBS), che ci racconta la sua esperienza come Well-Being Ambassador e di come il benessere mentale e fisico si integri nella sua vita professionale e personale.

Parlaci di te e del tuo ruolo in Deloitte

Sono entrato in Deloitte subito dopo la Laurea al Politecnico di Milano, e dopo molteplici esperienze in differenti progetti ora sono Senior Manager per Deloitte Business Solution (DBS), la realtà del network che si occupa di progetti che offrono ai clienti un supporto operational-oriented attraverso un mix di outsourcing, personale contrattuale, co-sourcing e servizi project-related.
Nella mia quotidianità, con le persone con cui lavoro, e più in generale con le quali mi relaziono, cerco sempre di favorire la crescita di ciascuno coinvolgendo il più possibile il team e contestualizzando il ruolo di ciascuno all’interno del team stesso e nel rapporto col il cliente. Perché la crescita di ogni risorsa di Deloitte è la crescita di Deloitte stessa.

Perché sei diventato Well-being Ambassador e come coinvolgi il tuo team nelle iniziative di well-being?

Quando qualche anno fa mi è stato chiesto di diventare Well-being Ambassador per DBS ho subito accettato con entusiasmo, in primis per fini personali (la tematica mi interessa), ma soprattutto perché ritenevo di poter dare il mio contributo per una tema a cui tengo molto, visto che personalmente ho sempre ritenuto il motto latino “Mens sana in corpore sano” un qualcosa che ciascuno, nessuno escluso, può far proprio assecondando le proprie caratteristiche e inclinazioni. E pensandoci bene non credo sia difficile trovare un link tra questa frase di migliaia di anni fa e tutta la tematica Well-being di cui ora si sta parlando.

Qual è il tuo consiglio di work-life integration?

Come consiglio di work-life integration posso suggerirne uno di … pianificazione!! Una pianificazione che identifichi in primis degli spazi esclusivi per ciascuno, ovviamente calibrati sulle proprie inclinazioni e desideri (come ad esempio la piscina, la bicicletta, la corsa, lo yoga, la bicicletta, e via dicendo…), e la cui assenza influisca negativamente sulla qualità della propria vita.
Devono ovviamente essere dei momenti che consentano di “staccare”, non solo dal lavoro, e di essere esclusivamente dedicati a sé stessi.
Bene, individuato ciò che più ci appartiene, il passo successivo è pianificarli nella settimana… come primi impegni rispetto a tutto il resto! Considerando ovviamente i momenti più opportuni nella propria giornata (anche qui a seconda delle proprie abitudini / routine come la mattina o la sera).
Infine e qui lo dico e qui lo nego…solo dopo aver pianificato queste attività-pivot… fissate tutte le call e gli appuntamenti di lavoro!

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