Analisi

2023 Global Automotive Supplier Study

La trasformazione dei modelli di business e nuove sfide operative

Un approfondimento delle dinamiche e delle strategie nel settore dei supplier Automotive su scala globale.

Negli ultimi tre anni, il settore automotive è riuscito a superare con notevole resilienza un insieme di sfide senza precedenti: dall’emergenza pandemica alla scarsità di semiconduttori a livello globale, dalla mancanza di materie prime all’instabilità delle supply-chain. Tra i vari player, i supplier hanno attraversato una congiuntura delicata, dovendo preservare la continuità e la sostenibilità economica delle attività e, al tempo stesso, far fronte a un brusco aumento dei costi.

Una sfida resa inoltre complessa dalla concorrenza nella filiera. Tutto questo ha portato i supplier in prima linea nel gestire la volatilità e l’imprevedibilità dei cambiamenti a monte e a valle del mercato. Le case produttrici, ad esempio, stanno spingendo più in alto nella value-chain la responsabilità di sviluppare nuove tecnologie.

Approfondiamo il tema attraverso i dati del nuovo Global Automotive Supplier Study di Deloitte.

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Key findings

Sentiment e prospettive future dei supplier

  • A livello globale, nel primo trimestre 2023, il 36% dei supplier si sente più pessimista riguardo alle prospettive di business dei prossimi 12 mesi, rispetto a un 22% che esprime invece maggiore ottimismo;
  • Il dato risulta comunque in miglioramento rispetto al trimestre precedente dove la quota di pessimisti era la maggioranza (56%) rispetto a una quota estremamente marginale (11%) di ottimisti;
  • In base alle previsioni espresse dai 300 supplier a livello internazionale, i segmenti di mercato che vedranno maggiore crescita di fatturato nei prossimi anni (entro il 2027) saranno: motori elettrici e batterie (+245%); sensori e sistemi avanzati (ADAS) di sicurezza e assistenza alla guida (+75%); componenti interni all’abitacolo (39%) ed elettronica (37%);
  • Viceversa, i segmenti che subiranno la maggiore contrazione (-44%) saranno i motori endotermici a benzina e diesel, i sistemi di scarico e quelli di alimentazione dei carburanti (benzina/diesel).

Nuove sfide operative per la filiera della componentistica

  • Costo crescente del capitale: da un lato, per molti supplier sono aumentate le passività (e dunque le necessità di finanziamento) a seguito dell’instabilità produttiva e dei bassi volumi di vendita degli ultimi anni; dall’altro, il rialzo dei tassi di interesse hanno reso più oneroso il costo dei finanziamenti;
  • Difficoltà nel trovare risorse per investire nell’innovazione tecnologica per la transizione verso l’elettrico;
  • Necessità di ridurre la complessità ingegneristica e i costi di produzione dei componenti specifici per i nuovi modelli EV;
  • La riduzione dei costi e della complessità produttiva è una condizione necessaria anche nell’ottica di ridurre il prezzo finale dei veicoli elettrici: per i supplier si tratta però di una sfida altamente complessa.;
  • I supplier dovranno minimizzare tutti i costi addizionali dei componenti che non vengono percepiti come “valore aggiunto” dai clienti.

Le alternative strategiche in un settore in profonda trasformazione

  • A seconda dello specifico cluster di componentistica in cui sono specializzati e delle rispettive prospettive future, i supplier dovranno avere tre approcci strategici differenti: 1) espansione 2) difesa 3) riconfigurazione e trasformazione radicale:
    - La strategia di espansione implica lo sviluppo di tecnologie avanzate e l’accesso a nuove forme di investimento;
    - La strategia difensiva riguarda l’acquisizione di competitor o la creazione di partnership e alleanze per preservare le quote di mercato;
    - La trasformazione radicale richiederà disinvestimento o rimodulazione nelle priorità di investimento e nell’allocazione delle risorse fra le diverse aree di business.

Il commento di Franco Orsogna,
Deloitte Automotive Sector Leader:

Per i supplier, l’esigenza di aumentare produttività ed efficienza operativa è dettata dalla trasformazione del modello di business degli OEM, che da “costruttori di automobili” si sta focalizzando sempre più verso la gestione ottimale di asset e soluzioni di mobilità fra molteplici cicli di vita utile (“mobility provider”), sfruttando le nuove fonti di revenue e i maggiori profitti derivanti da servizi ad elevato valore aggiunto per i clienti finali. Non meno rilevante è poi il fatto che l’industria automobilistica si trova in una fase di radicale trasformazione dalla tecnologia endotermica dei motori tradizionali ai sistemi di alimentazione elettrici.

Questo passaggio verso una mobilità sempre più green sta spingendo diversi OEM ad assumere un maggiore controllo nei livelli più a monte della filiera attraverso alleanze e partnership strategiche, con l’obiettivo di mantenere un ruolo di leadership nell’emergente catena del valore degli EV e garantire la continuità nella fornitura componenti essenziali.

Scarica la nostra Global Automotive Supplier Survey 2023 per conoscere nel dettaglio tutte le risposte.

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