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Digital Payments come promotori per il miglioramento delle entrate

Il mondo dei pagamenti sta vivendo da alcuni anni un periodo di profonda trasformazione, che ha portato alla nascita di nuovi player nazionali ed internazionali volti a soddisfare le aspettative sempre crescenti di clienti ed esercenti sia in termini di esperienza di pagamento che di costi per transazione, con un numero sempre maggiore di nuovi servizi e modalità di gestione di spese e incassi.

Ma perché Hedge Fund, Venture Capital e Fintech continuano ad investire in un prodotto tradizionale come i pagamenti, che le Banche hanno sempre considerato poco più che una commodity e sul quale hanno detenuto per lungo tempo un monopolio? Quali fattori hanno spinto gli investimenti e l’innovazione in un campo che sembrava avere minor attrattiva di altri?
Una delle motivazioni più immediate è collegata al concetto di “data monetization” che i grandi player non bancari, in particolare quelli provenienti dal web, hanno sempre considerato quale uno dei principali asset sul quale investire con l’obiettivo di conoscere sempre meglio i comportamenti dei propri utenti. Informazioni, queste, da condividere con terze parti interessate a fare cross selling di prodotti e servizi collegabili a specifici comportamenti della clientela.

A nostro avviso tale motivazione, seppur rilevante, non può essere l’unica ad aver impresso tale accelerazione al mercato che evidenzia, ad esempio, un trend di crescita delle operazioni no-cash stimato in doppia cifra (circa 13%) fino al 2021 quando dovrebbero arrivare a sfiorare i 900 miliardi di dollari complessivi.

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Digital Payments as enabler for revenue improvement
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