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Pagamenti digitali, banche all’inseguimento del mondo

Topic
Open Banking

Source
Wall Street Italia

Date
10 luglio 2020

L’emergenza coronavirus sta favorendo il cambiamento di molte nostre abitudini tanto che, anche in Italia, settori come quelli dei pagamenti digitali e dell’e-commerce stanno registrando una forte crescita. La tendenza ad abbandonare il denaro contante per passare ai pagamenti elettronici e digitali era già in atto, ma a causa della pandemia si è assistito ad una forte accelerazione del fenomeno. Basti pensare che a livello internazionale il gestore di carte di credito Visa ha rilevato nei pagamenti digitali una crescita pari a due anni, nei soli mesi di marzo e aprile. Allo stesso modo, PayPal ha confermato che la crescita dell’e-commerce è sostanzialmente in anticipo di due o tre anni.

Al di la dell’emergenza sanitaria il ricorso ai pagamenti digitali è favorito anche dalla direttiva europea Psd2 sui servizi di pagamento introdotta in Italia lo scorso mese di settembre con lo scopo di regolamentare le innovazioni nell’industria dei pagamenti per aumentare la tutela dei consumatori e far crescere la competitività del settore con regole certe e chiare.

Grazie a questa direttiva il settore dei pagamenti è destinato a popolarsi di nuovi attori del mondo fintech e di nuove soluzioni operative. Ma non solo. Anche i grandi operatori del mondo digitale e social hanno avviato progetti per favorire nuovi e più veloci strumenti di pagamento. Questo perché l’interesse per gestire i servizi di pagamento ha un valore strategico per qualsiasi realtà in quanto significa entrare nella vita di tutti i giorni delle persone costruendo di fatto un legame indissolubile in termini di utilizzo e mantenimento di device (Apple, Samsung), software (Facebook, Whatsapp, Instagram, …) o servizi (Enel, Edison, …).

Una delle grandi opportunità per le banche secondo Paolo Gianturco, Senior Partner, Business Operations & FinTech Leader di Deloitte Italia si chiama “Bank as a platform” e vede un ampliamento delle opportunità di business grazie allo sviluppo e alla diffusione di API (Application Programming Interfaces) accessibili dai TPP (Third Party Providers) e all’apertura dei propri sistemi di core banking. Con l’evoluzione verso la logica “Bank as a Platform” le banche possono diventare a tutti gli effetti un player digitale e costruire un ecosistema anche con terze parti che siano nella condizione di sviluppare soluzioni, ad esempio nell’ambito mobile, nelle App e in generale nei servizi digitali, o possono diventare loro stesse dei TPP.

di Massimiliano Volpe

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