Convegno italiano sul FinTech e InsurTech È stato salvato
Eventi
Convegno italiano sul FinTech e InsurTech
11 Dicembre 2018 | Aula Magna Carassa e Dadda | Campus Bovisa, via Lambruschini 4, Milano
In occasione di questo convegno, sono stati presentati i risultati della ricerca svolta nel 2018 ed è stato distribuito il report contenente la sintesi delle principali evidenze emerse.
La ricerca condotta si è concentrata sulle seguenti tematiche:
- Livello di digitalizzazione nelle Banche e nelle Assicurazioni
- Strumenti a supporto dell’Open Finance Journey
- Modelli di business delle startup FinTech & Insurtech
- Applicazione della Blockchain nelle Banche e nelle Assicurazioni
- Modalità di profilazione del Digital Wealth Mangement
- Utilizzo e conoscenza dei servizi di Digital Finance & Insurance nelle PMI
- Grado di diffusione tra i consumatori italiani dei servizi FinTech & Insurtech
- Quantificazione dell'utilizzo dei canali bancari e assicurativi innovativi in Italia
Deloitte ha partecipato all’evento in qualità di speaker.
In particolare, è intervenuta Alessandra Ceriani, Partner di Deloitte Consulting e Leader of Operation Transformation & Robotics and Cognitive solutions for financial services.
Resume del report
Come possono muoversi gli istituti bancari ed assicurativi nel contesto odierno? L’osservatorio è convinto che sarà solamente l’interazione continua e la collaborazione con altri attori ad aiutare a navigare in acque sicure.
Non solo istituti finanziari, bancari ed assicurativi, ma anche le startup, gli attori corporate, digital, tecnologici e di telecomunicazioni, le autorità di regolamentazione e, più in generale, i nuovi potenziali entranti. Mai, così come quest’anno, si iniziano a vedere situazioni e fenomeni di collaborazione unitamente al crescente consenso che attori “non tradizionali” stanno iniziando a riscuotere.
Risulta, quindi, più corretto parlare di Open Finance piuttosto che Open Banking.
La dimensione umana deve necessariamente entrare nell’innovazione: l’utente deve essere posto al centro della soluzione di business, abilitata da una o più soluzioni tecnologiche.
Oggi, un nuovo e rilevante modello, molto utilizzato per fare attuare delle innovazioni in ambito finanziario ed assicurativo è il design thinking che sta cominciando ad affermarsi insistentemente per la progettazione di nuove esperienze per gli utenti.
Il digitale continua a diffondersi nel mondo finanziario ed assicurativo: il 25% della popolazione italiana, tra i 18 ed i 74 anni, dichiara di aver utilizzato almeno un servizio FinTech o Insurtech con una soddisfazione media elevata.
In ambito assicurativo, i servizi innovativi a cui gli utenti tengono maggiormente sono: la segnalazione di polizza in scadenza, la possibilità di controllare le informazioni relative alle coperture, la gestione di sinistri. L’offerta di polizze online è un fenomeno apprezzato e in continua crescita.
A livello bancario, i prodotti finanziari più utilizzati dalle PMI sono l’anticipo di fatture e le soluzioni di leasing. Pochi risultano coloro che sfruttano gli strumenti di previsione del cash flow. I metodi finanziari alternativi quali p2p landing, mini bond e crowdfunding sono molto poco conosciuti.
Il numero di startup FinTech & Insurtech è aumentato del 66% e i finanziamenti ricevuti dalle stesse sono cresciuti del 70% rispetto al 2016. Gli USA permangono gli attori dominanti in materia di raccolta fondi da parte delle startup residenti, seguiti dalla Cina (13,9 bl$ contro 13,4 bl$). Altri paesi in cui il totale di finanziamenti ha superato il miliardo di $ sono Regno Unito, Australia e India.
Globalmente, 1.210 startup F&I hanno guadagnato circa 1 mln$ di finanziamenti (nel 2016 erano 730).
La maggior parte di queste startup (51%) offre servizi bancari, anche se le startup Insurtech sono quelle che crescono di più in termini numerici.
Un dato importante la crescita del numero di startup (+24% ) finalizzato alla collaborazione con gli incumbents. Tra queste ci sono quelle che fungono da supporto alle banche per la trasformazione digitale e quelle che, invece, vendono negli attori tradizionali il proprio servizio/piattaforma.
Le startup che operano in ambito FinTech offrono per lo più (il 51%) servizi di Bank Account, Payment, Lending and Financing. Seguono quelle che offrono Investment Service (23%).
Passiamo ai dati: è necessario che si diffonda una cultura dei dati, o meglio, di condivisione dei dati. Lo scambio e l’integrazione dei dati disponibili da parte di soggetti terzi, nonché la loro analisi, potrebbe potenzialmente ritarare le attività dell’azienda, migliorare la profilazione e cogliere i bisogni latenti della clientela o la capacità di offerta o di distribuzione, aprire nuovi scenari di collaborazione tra gli istituti, con soggetti non finanziari o con startup.
Bid Data Analytics, AI e IoT possono spingere le aziende nella valorizzazione dei dati resi disponibili dagli oggetti connessi alla luce dei nuovi algoritmi. Vanno in questo senso anche alcune delle più recenti applicazioni in ambito blockchain.
Big Data: il mercato dei Big Data ha registrato una grande accelerazione del 2018, con un tasso di crescita del 26%. Un trend di abilitazione degli analytics, che rappresenta sempre più una spinta verso la sperimentazione è il public cloud che è in grado di fornire una capacità di calcolo, storage e software molto ampia.
A guidare gli investimenti in ambito analytics vi è il settore bancario seguito dal manifatturiero (28% vs 26%).
Artificial Intelligence: è il ramo del computer science che studia lo sviluppo di sistemi hardware e software dotati di capacità tipiche dell’essere umano (interazione con l’esterno, apprendimento, adattamento, ragionamento e pianificazione) in grado di perseguire autonomamente una finalità definita prendendo decisioni.
È possibile identificare 8 classi di soluzione: Intelligent data processing, virtual assistant/chatbot, recommendation, image processing, autonomous vehicle, intelligent object, languace processing, autonomous robot.
IoT: l’espressione descrive un percorso nello sviluppo tecnologico in base al quale, attraverso la rete internet, potenzialmente ogni oggetto dell’esperienza quotidiana acquista una sua identità nel mondo digitale.
Le applicazioni spaziano dal monitoraggio alla gestione degli elementi di una città, alla gestione di impianti da remoto ad oggetti connessi nella propria abitazione.
Blockchain: cresce la consapevolezza dell’importanza delle tecnologie blockchain e DLT tra gli attori del settore finanziario. Queste tecnologie vengono utilizzate per la gestione di pagamenti (41%) mercato dei capitali (27%) dei dati e dei documenti finanziari (10%) supply chain (8%) ed identità (7%).
In Italia Mediolanum partecipa al consorzio R3 volto allo sviluppo della piattaforma Corda e delle sue applicazioni; Unicredit che partecipa a we.trade, una piattaforma per la gestione di transazioni commerciali tra PMI; Intesa Sanpaolo partecipa a Marco Polo, una soluzione orientata al trade finance.
Per concludere è necessario sottolineare che, in generale, nell’offerta di soluzioni digitali si sta assistendo ad un chiaro trend: se inizialmente in diversi casi si voleva che la piattaforma fosse percepita come completamente automatizzata, in quest’ultimo anno si nota una forte propensione verso la presenza di un riferimento umano.
Per maggiori informazioni sull'evento e sul report visita il sito Osservatorio FinTech e InsurTech.