Article

Progetto MORe. Mental health Optimization of Resources

Analisi delle principali criticità presenti nel percorso di presa in carico e cura dei pazienti con disturbi mentali e indicazioni per una futura programmazione delle risorse per nuovi investimenti

Il Progetto MORe - Mental health Optimization of Resources - è stato realizzato da Deloitte Consulting in collaborazione con Janssen e con la supervisione scientifica di un Advisory Board composto da riferimenti autorevoli provenienti dal mondo clinico, sociale e accademico, quali Società Italiana di Psichiatria (SIP), Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI), Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure primarie (SIMG), di Istituzioni Nazionali, tra cui referenti della Conferenza Stato-Regioni, Patient Advocacy Groups, quali Progetto Itaca e Fondazione Onda e da KOLs accademici. Il Progetto è nato con l’obiettivo di analizzare le principali criticità di tipo organizzativo e gestionale presenti lungo il percorso di presa in carico e cura dei pazienti affetti da disturbi mentali (nello specifico disturbi depressivi, dello spettro schizofrenico, bipolari e gravi della personalità), al fine di fornire indicazioni preliminari alle Istituzioni Nazionali per la futura programmazione delle risorse necessarie nell’ambito della salute mentale, evidenziando le aree prioritarie di investimento.

I risultati del Progetto sono stati condivisi in un evento conclusivo, tenutosi a Roma il 4 Ottobre 2023, di presentazione dei risultati alle Istituzioni tecnico scientifiche e politiche. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti politici di Camera e Senato e stakeholders istituzionali, tra i quali membri del Tavolo Tecnico della Salute Mentale, Società Scientifiche, KOLs accademici, PAGs.

Scarica il report

La salute mentale: peso globale in forte crescita

I disturbi mentali ad oggi rappresentano una delle principali fonti di sofferenza e disabilità nel mondo e sono in progressivo aumento. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il peso globale dei disturbi mentali conta quasi 1 miliardo di persone nel mondo che vive con almeno un disturbo mentale (una persona su dieci a livello globale). Si stima, inoltre, che la pandemia COVID-19 abbia incrementato di oltre il 25% i disturbi mentali.

Il peso economico globale dei disturbi mentali, misurato in anni di vita persi per disabilità e mortalità, rappresenta un problema da non sottovalutare. Secondo i dati dell’OCSE (Organisation for Economic Co-operation and Development), l’Italia si colloca fra gli ultimi posti in Europa per quota di spesa sanitaria dedicata alla salute mentale, destinandovi circa il 3,4% mentre i principali Paesi ad alto reddito (es. UK, Germania, Norvegia e Francia) arrivano a dedicare alla salute mentale più del 10% della spesa sanitaria complessiva. In questo scenario, i servizi offerti, le competenze dei professionisti ed i finanziamenti continuano a non essere sufficienti, generando così la mancanza di una risposta strutturata ed efficace da parte delle Istituzioni pubbliche.

In tale ambito, Il Progetto MORe è partito con una ricostruzione del percorso di cura e assistenza dei pazienti affetti da disturbi mentali con lo scopo di evidenziare i principali punti in comune e le peculiarità più rilevanti per ciascuno dei quattro disturbi mentali su cui si è focalizzato il Progetto. Da qui, sono state individuate alcune delle possibili criticità future, misurandole attraverso dati pubblici integrati da un’indagine conoscitiva sottoposta ad un campione di centri attivi nel campo dei disturbi mentali, ovvero i Centri di Salute Mentale (CSM) e i Centri Psico Sociali (CPS). Accanto a questo insieme di dati raccolti, un modello matematico ha consentito di elaborare per alcune grandezze anche una stima economica dei gap che potrebbe essere necessario colmare, valutando per ciascuno i principali investimenti che andranno messi in atto nel prossimo futuro.

Considerando solo i principali snodi e bisogni lungo il percorso di presa in carico e cura dei pazienti affetti da disturbi mentali, il Progetto ha rilevato una spesa per la salute mentale di 4 Miliardi di euro, in linea con quanto rilevato dai dati del MdS e Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE). Dai risultati del modello, si evince la necessità di incrementare gli investimenti di almeno 1,9 Mld di euro in futuro rispetto allo stato attuale per riuscire a colmare il gap di risorse in risposta solo ad alcune criticità identificate (i.e. personale, campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione, spesa per trattamenti farmacologici e non, strutture dedicate, digital health).

Per ciascuna criticità identificata, sono stati promossi cinque principali messaggi chiave al fine di identificare le azioni concrete in termini di investimento per colmare dei gap presenti nell’ambito della salute mentale.

Il Report del Progetto MORe

Il Report del Progetto nasce con l’obiettivo di fornire una visione generale dello scenario attuale del percorso dei pazienti con disturbi mentali, con la volontà di diffondere, attraverso dati quali quantitativi, i principali messaggi da veicolare ai decisori politici per valutare possibili aree di investimento.

Il Report intende illustrare il razionale, la metodologia e i principali risultati ottenuti dal Progetto, fornendo una fotografia, in termini di criticità e risorse, di alcuni snodi del percorso di cura e assistenza dei pazienti affetti da disturbi mentali ed offrendo possibili spunti di riflessione in merito agli investimenti dedicati alla salute mentale.

Il documento è stato firmato da tutti gli esperti dell’Advisory Board di Progetto e con il patrocinio non oneroso concesso da parte delle società scientifiche (SIP, SOPSI e SIMG) e dalle PAGs (Progetto Itaca e Fondazione Onda). Esso rappresenta un contributo di natura divulgativa ed è da considerarsi un importante punto di partenza che potrà essere arricchito grazie al confronto e al dibattito costruttivo con tutti gli stakeholder coinvolti e con le Istituzioni preposte.

L'hai trovato interessante?