Analisi

Design Economy 2022

Report in collaborazione con Fondazione Symbola e Poli.Design

Nel pieno di una transizione verde e digitale, accelerata dalla pandemia e dalla tensione in Ucraina, il design è chiamato nuovamente a dare forma, senso e bellezza al futuro. Il rapporto design economy quest’anno dedica un capitolo alla relazione tra il settore italiano e la sostenibilità, relazione alla base del nuovo Bauhaus europeo lanciato dalla presidente Von der Leyen nel 2020 per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo.

In Italia il Design può essere una leva fondamentale per ripensare e orientare la strategia dell’intera organizzazione imprenditoriale in ottica sostenibile: dalla revisione di prodotti e processi, per creare valore efficientando l’utilizzo delle risorse e indirizzando l’innovazione tecnologica e manageriale, alla definizione di una corporate identity ESG e alla sua comunicazione agli stakeholder.

Il punto d’incontro tra domanda e offerta dei servizi di design si concretizza già oggi nella progettazione con materie prime più sostenibili e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse. Tra i settori che trainano la domanda di servizi di design sostenibile ci sono soprattutto i comparti del Made In Italy: a primeggiare c’è il settore arredo (70%), seguito dall’automotive (56%), dall’immobiliare – ceramiche, pavimenti, fino agli elementi strutturali – (38%), dall’abbigliamento (30%) e dall’agroalimentare (13,3%).

Scarica il report

Design Economy 2022
L'hai trovato interessante?