La società contemporanea

Da un’attenta osservazione empirica si evince che la definizione di benessere, oggi, è fortemente cambiata in quanto, nel giro di un secolo, il mondo stesso si è trasformato. Una mutazione continua dove felicità e benessere – benché parzialmente soggettive – vedono un radicale spostamento da un’area di possesso materiale e accumulo a una “zona sottile”, incorporea, fatta di possesso di esperienza e conoscenza individuale, affermazione e consenso della propria identità, gestione di un tempo ancora in via di esplorazione.

Una differente percezione verso le cose e verso sé stessi, in costante trasformazione che, per essere oggettivamente analizzata e misurata, richiede oggi una capacità di sguardo di confine. In questo breve studio si tenta di identificare possibili nuove variabili che possano essere portatrici e indicatori di benessere al medesimo tempo, prendendo come base oggettiva dati quantitativi per poi riordinarli seguendo una nuova logica. Una visione che si rivolge a una società dove il benessere è legato al “consumo di tempo”; un tempo tuttavia differente da quello passato, con l’affermazione di un’iperidentità in crescita. Il tempo diventa liquido all’interno di una zona di confort sottile, dove tuttavia l’essere umano rimane in cerca di un costante consenso, ma anche di un orientamento basato su relazioni di fiducia (si pensi ai Social Network).

Nel misurare la convenienza ad una iniziativa imprenditoriale e nel valutarne il successo, non sono più sufficienti solo indicatori economici perché il “ritorno dell’investimento” consiste anche nell’appagamento di driver del benessere collettivo che non hanno valenza economica.