Comunicati stampa

Il Private Banking punta a 920 miliardi di euro di asset gestiti nel 2021

XV edizione del Private Banking Forum di AIPB

Presentato l’Osservatorio Aipb-Monitor Deloitte: Private Banking italiano solido e competitivo e disponibile a sostenere la crescita del Paese attraverso una migliore allocazione degli investimenti finanziari delle famiglie benestanti.

Milano, 15 novembre 2019 – Il Private Banking italiano si conferma un modello di successo, attrattivo e apprezzato dai clienti e AIPB stima che gli 844 miliardi di euro di masse gestite possano salire a circa 920 miliardi di euro nel 2021. Un traguardo che porta il settore ad aumentare il suo peso, tra i canali distributivi, dal 27,5% al 28,2% della ricchezza finanziaria delle famiglie.

Il trend è stato illustrato oggi dal presidente AIPB, Paolo Langé, nel corso della XV edizione del Forum del Private Banking, appuntamento organizzato annualmente da AIPB - Associazione Italiana Private Banking e ormai punto di riferimento per il settore a livello nazionale, a cui sono intervenuti – oltre a Paolo Langé (Presidente AIPB), Saverio Perissinotto (Vicepresidente AIPB), Antonella Massari (Segretario Generale AIPB) e al Senior Partner di Monitor Deloitte Carlo Murolo – tra gli altri: Andrea Sironi (Presidente Borsa Italiana), Gloria Bartoli (Docente Università Luiss), Franco Bruni (Vice Presidente ISPI-Docente Università Bocconi), Carmine Di Noia (Commissario Consob), Roberto Tasca (Assessore a Bilancio e Demanio del Comune di Milano), Stefano Venturi (Vice Presidente Assolombarda).

“Abbiamo elaborato per AIPB – commenta Carlo Murolo, Senior Partner Monitor Deloitte – un indice composto che, sulla base di diversi fattori, dipinge un “Hub finanziario” italiano competitivo per la maturità del Private Banking nazionale ma con opportunità di avvicinarci rispetto alle leading practice internazionali in termini di maturità digitale, attrattività del sistema Paese e ambiente di business. Gli Hub finanziari “best in class”, quali Svizzera, Singapore, USA e Gran Bretagna, si distinguono rispetto all’Italia per la “capacità di fare sistema”, elemento fondamentale di attrazione per la clientela Private.

“L’indice di competitività Monitor Deloitte – dichiara Paolo Langé, Presidente AIPB – evidenzia che il Private Banking italiano per unirsi ai “Best in class” nel posizionamento internazionale del settore, deve sentirsi fortemente impegnato a sostenere e influenzare la crescita del Paese e lo sviluppo delle politiche di miglioramento del sistema.

“Il Private Banking può incidere – dichiara Antonella Massari, Segretario Generale AIPB – in via diretta e indiretta su alcuni fattori che guidano la crescita del sistema economico, agendo su performance finanziaria, investimenti produttivi e alimentando un dialogo continuo con gli altri rilevanti stakeholder.
Il Private Banking può rappresentare un importante volano di sviluppo grazie a un patrimonio gestito di entità rilevante e con caratteristiche confrontabili con quello di altri investitori di lungo periodo (844 miliardi di euro del Private, Compagnie di Assicurazione 750 miliardi di euro e fondi pensione e casse private 250 miliardi di euro).

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