Strategy Council V

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Strategy Council V

La quinta edizione è dedicata alle corrette scelte di investimento a sostegno dello sviluppo competitivo dell’Italia nell’ambito delle nuove sfide economico-sociali globali

Roma, 27 settembre 2018 Senza riforma fiscale non c’è futuro. Questo quanto sembra emergere dall’analisi di Deloitte presentata oggi nel corso della V edizione dello Strategy Council svoltosi a Villa Miani, Roma.

Allo studio, presentato in anteprima esclusiva, è seguito un ampio dibattito che ha visto, dopo l’apertura di Enrico Ciai, Presidente e AD di Deloitte Italia, e la presentazione dell’analisi da parte di Andrea Poggi, Responsabile Monitor Deloitte Strategy Consulting, la presenza di Jacques Attali, Economista e Presidente di Positive Planet, Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, Francesco Greco, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Milano, Mario Moretti Polegato, Presidente e Fondatore di Geox, e Salvatore Rossi, Direttore Generale della Banca d’Italia.

La riforma fiscale è un’iniziativa prioritaria, gli italiani ne sono più convinti rispetto ai cittadini di altri Paesi, lo dichiarano infatti 9 italiani su 10 rispetto a una media di 8 cittadini su 10 dei 6 Paesi stranieri esaminati. A conferma di ciò 7 italiani su 10 ritengono la riforma essenziale per lo sviluppo economico del Paese” dichiara Andrea Poggi.

Queste le sfide principali che, proprio grazie al Fisco, il nostro Paese deve gestire secondo gli intervistati: disoccupazione (per il 67% italiani), disuguaglianze sociali (per il 54%) ed immigrazione (per il 41%).

“In particolare, 89% degli italiani (in linea con il percepito estero) reputa già oggi sostenibile una riduzione della pressione fiscale, attraverso l’eliminazione degli sprechi (46%) e la lotta all’evasione (34%). Evoluzione del modello fiscale che non deve comunque impattare i servizi pubblici: solo il 29% degli italiani (vs. media estera 43%) sarebbe disposto a pagare meno tasse in cambio di una riduzione dei servizi offerti ed il 48% (vs. media estera 45%) sarebbe disposto a pagare più tasse in cambio di servizi più efficaci” continua Poggi.

Tuttavia, dal percepito degli italiani emerge anche che il sistema fiscale attuale non è pienamente adeguato a svolgere il suo naturale ruolo di supporto allo sviluppo industriale e sociale del Paese.

“Il Sistema Fiscale è percepito come un “nemico” (ca. 1 italiano su 2 vs. 1 su 3 media estera). Sono 9 italiani su 10 a non essere pienamente soddisfatte delle politiche fiscali e a ritenere il Fisco non equo (media estera: vs. 7 su 10) e caratterizzato da una forte evasione.” afferma Luigi Onorato, che continua: “Tra i limiti più gravi del nostro sistema, gli italiani individuano l’evasione fiscale. L’evasore viene considerato un “soggetto da condannare” da 7 italiani su 10 e l’evasione è ritenuta grave quanto altre forme di reati, per 4 italiani su 10 l’evasione è grave quanto l’omicidio.”

Il sistema fiscale nazionale emerge, inoltre, come troppo complesso: difatti, nonostante si ritengano informati su temi economici e fiscali (67%), solo 3 italiani su 10 riescono a gestire in completa autonomia gli adempimenti fiscali (5 su 10 all’estero).

Per gli italiani migliorare il sistema fiscale è imprescindibile per poter promuovere un’indispensabile e necessaria equità sociale. Gli interventi prioritari dovrebbero concentrarsi su occupazione, sanità e riduzione della povertà e principalmente a sostegno di disoccupati e famiglie.

Gli italiani, inoltre, risultano favorevoli all’introduzione di politiche a supporto di persone in difficoltà. In particolare 2 su 10 sono a favore incondizionatamente, 7 su 10 solo se supportata da un’effettiva situazione di disagio.

“Quindi la necessaria e improrogabile riforma fiscale deve superare gli attuali limiti del sistema, assicurando una maggiore equità sociale e minore complessità, e garantendo al contempo una forte competitività del Paese in linea con quanto stanno facendo i Paesi più industrializzati.” conclude Poggi.

In apertura dell’evento l’Onorevole Luigi di Maio, attraverso un’articolata lettera, ha evidenziato come il tema della tavola rotonda - “Equità fiscale e crescita economica sostenibile” - non sia solo di estrema attualità, ma sintetizzi efficacemente gli obiettivi e le priorità del DEF del Governo.

Nel documento inviato il Ministro ha dichiarato: “Il Governo e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno una visione di lungo termine, secondo un modello di sviluppo economico sostenibile, che privilegia anzitutto scelte strategiche di investimento nella ricerca, nelle innovazioni tecnologiche, nelle energie rinnovabili, nelle infrastrutture, nelle telecomunicazioni, nelle startup innovative e nelle smart cities, e ovviamente nella valorizzazione del Made in Italy, al fine di rilanciare la competitività e la crescita economica e far diventare l’Italia un primario attore nella quarta rivoluzione industriale, abolendo le barriere che limitano la nascita e lo sviluppo di idee innovative.”

Il Ministro ha proseguito: “Dalla ricerca presentata oggi in esclusiva da Deloitte, che ringrazio, emerge come viene percepito il Fisco e le aspettative del contribuente. In particolare viene evidenziata la necessità di orientare la politica fiscale a favore dello sviluppo economico e dell’occupazione, di stabilire un circolo virtuoso tra sostenibilità del prelievo fiscale, produttività della spesa pubblica e qualità dei servizi e di recuperare risorse contrastando sprechi, frodi, corruzione ed evasione fiscale”

In conclusione del suo messaggio il Ministro Di Maio si è dichiarato fin da subito interessato a ricevere un documento finale di sintesi, contenente spunti e suggerimenti per il Governo emersi dal dibattito e dalla Tavola Rotonda.

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