Posted: 28 Feb. 2022 5 minuti Tempo di lettura

Goal 13 Impact Platform

Il progetto di Deloitte e Confindustria per accelerare la svolta sostenibile del sistema imprenditoriale italiano

A distanza di ormai tre mesi dalla firma del Glasgow Climat Pact da parte dei governi di tutto il mondo, i riflettori sono ora rivolti sulla effettiva implementazione degli accordi presi nell’ambito della COP26. Dalle parole dei leader emerge chiara la consapevolezza della necessità di agire ora per contenere l’aumento del riscaldamento globale a 1,5 °C, raggiungendo la carbon-neutrality entro circa la metà del secolo. A tal fine, non solo gli Stati, ma anche il mondo delle imprese e della società civile devono farsi parte attiva nel processo di decarbonizzazione delle nostre società.

In questo contesto, anche Deloitte ha deciso di fare attivamente la sua parte affiancando ogni giorno i propri clienti nel loro percorso verso la sostenibilità ambientale e promuovendo iniziative di sistema quali la Goal 13 Impact Platform, uno studio che ha coinvolto associazioni imprenditoriali, aziende private e organizzazioni attive in ambito ambientale in diverse aree geografiche a livello mondiale. Lanciato nel Regno Unito, il progetto è stato sviluppato e implementato anche in Italia in collaborazione con Confindustria.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di facilitare la condivisione di best practice, favorire il confronto tra le organizzazioni e individuare soluzioni a problemi condivisi, accelerando la svolta sostenibile del sistema imprenditoriale italiano. Dalle testimonianze dirette raccolte intervistando oltre 400 leader aziendali a livello globale, di cui circa 50 in Italia, emerge una consapevolezza ormai solida sulla necessità di una governance climatica efficace e si evince come in Italia persistano a oggi importanti barriere che ostacolano una piena transizione verso un'economia a impatto zero.

Per far fronte a queste sfide, le testimonianze del sistema industriale e finanziario italiano ci hanno permesso inoltre di identificare un numero ristretto di azioni chiave che le aziende all’avanguardia in ambito climate change stanno intraprendendo per accelerare la propria transizione climatica.

Innanzi tutto, il cambiamento climatico deve essere incorporato nel modello di business come driver centrale della creazione di valore di lungo periodo. È stato infatti riscontrato come circa metà delle società intervistate ritengono fondamentale includere le considerazioni climatiche in tutte le decisioni chiave dell’organizzazione per riuscire a portare l'azione per il clima nella fase di progettazione di ogni grande iniziativa, promuovendo l'allineamento con gli altri obiettivi di business. Non meno rilevante è riuscire a incorporare le tematiche climatiche nella cultura dell'organizzazione: un cambiamento di paradigma, infatti, è irrinunciabile per accelerare l'azione climatica.

Una volta che l’importanza della tematica sia pienamente compresa a tutti i livelli dell’organizzazione, occorre prendere atto delle sfide da affrontare sulla strada verso un futuro a zero emissioni. Si tratta di un percorso complesso e non lineare: per questo comunicare apertamente e in maniera trasparente i progressi e le sfide che ogni azienda affronta nel percorso verso la neutralità climatica è fondamentale. Le aziende intervistate riconoscono come una corretta comunicazione sia essenziale per soddisfare le aspettative di clienti e investitori, nonché per consolidare la reputazione della propria società.

Infine, se si vuole avere un impatto concreto e tangibile, bisogna unire le forze. Di fronte a un problema così complesso e globale, infatti, il 52% delle società che abbiamo intervistato ha riconosciuto che solo con la collaborazione è possibile produrre un cambiamento su larga scala: in concreto, diventa fondamentale abbattere le barriere che ostacolano la collaborazione tra settore pubblico, privato ed enti non-profit e aprire spazi pre-concorrenziali dove identificare soluzioni innovative. Allo stesso tempo, occorre sviluppare una mentalità capace di adattarsi a un contesto di riferimento in continuo mutamento. E dunque bisogna assicurarsi che la flessibilità e le capacità di adattamento siano incorporate nei piani organizzativi per gestire i rischi di transizione e sfruttare al meglio le opportunità offerte da un ambiente regolatorio, tecnologico e di mercato in costante evoluzione.

Sono questi, quindi, i pre-requisiti che tutte le imprese dovranno soddisfare per rimanere al passo con i nuovi target di sostenibilità e dare il proprio contribuito alla lotta al riscaldamento globale – una minaccia che riguarda tutti e che avrà un impatto sempre più concreto sul business. Solo unendo le forze di tutti gli attori di sistema sarà possibile affrontare efficacemente questa sfida globale e accelerare l’azione per mitigare gli effetti più dannosi del cambiamento climatico.

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Fabio Pompei

Fabio Pompei

Chief Executive Officer

Fabio Pompei è il Chief Executive Officer di Deloitte Italy. Fabio, oltre ad essere Partner di Deloitte dal 2000 e ad aver maturato una significativa esperienza nella revisione in qualità di responsabile dell’area Centro Sud e componente del Comitato Operativo dell’Audit italiano, ha ricoperto la carica di Talent Leader per l'Italia per 4 anni.