auto elettriche in Italia Deloitte

Analisi

La lunga strada verso l’elettrico: i consumatori italiani sono pronti per questo viaggio?

Nuove evidenze dal Global Automotive Consumer Study 2023

Da un’analisi incrociata dei dati dello studio globale Deloitte, l’Italia emerge come uno dei mercati più interessati alla mobilità elettrica. Ne scopriamo i motivi e i potenziali impatti in un report di approfondimento.

La mobilità a zero emissioni è oggi il principale trend d’investimento nell’automotive e la strada verso questo modello è ormai tracciata. Sia gli sforzi delle case automobilistiche nello sviluppo tecnologico che le normative ambientali sempre più stringenti rendono impossibile prefigurare un’inversione di rotta in questo percorso. Ma, al di là dei fattori sistemici, che cosa ne pensa realmente il mercato? A partire dallo studio globale GACS 2023, Deloitte approfondisce il focus sui consumatori italiani secondo i macro-trend che influenzano il settore.

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Il grande potenziale della domanda di elettrico in Italia

Secondo i dati, l’Italia vanta una delle preferenze più alte al mondo per le motorizzazioni alternative (78%), crescendo ulteriormente rispetto al 69% dello scorso anno. Si distingue così come uno dei mercati più aperti e interessati ad accogliere il cambiamento in atto, con quasi 8 italiani su 10 teoricamente intenzionati ad abbandonare i modelli tradizionali. L’interesse cambia però in base alle motorizzazioni: maggiore verso i modelli ibridi non-ricaricabili e ricaricabili plug-in, minore sui full-electric a batteria.

La sensibilità green e il piacere di guida

La preferenza verso le soluzioni ibride è il segnale che, insieme alle preoccupazioni di tipo ambientale, gli italiani ricercano ancora, comunque, le prestazioni di un motore tradizionale. In questo senso, anche i bio-carburanti e i carburanti sintetici, a impatto zero, indurrebbero il 52% dei consumatori a rinunciare all’elettrico. In sintesi, gli italiani si dimostrano “technology-neutral” riguardo le soluzioni di mobilità purché siano in grado di limitare l’impatto ambientale.

Il fattore costi e le colonnine di ricarica

In un contesto fortemente condizionato dal rialzo nei prezzi dei carburanti, i fattori ambientali vengono comunque superati dalla necessità di ridurre i costi di utilizzo del veicolo, al primo posto come obiettivo principale dei consumatori italiani. Anche altre voci di tipo economico incidono sulle scelte: incentivi, costi di manutenzione, eventuali oneri sulle motorizzazioni tradizionali.
Ruolo fondamentale nella diffusione degli EV resta però anche quello delle infrastrutture di ricarica. Non a caso, tra i fattori critici che frenano la scelta dell’elettrico vi sono: il timore sui tempi di ricarica delle auto e sull’autonomia di guida e la diffusione ancora parziale di stazioni pubbliche di ricarica, che per gli automobilisti italiani hanno ancora un peso specifico importante e solo lievemente inferiore rispetto alle colonnine private.


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