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Prospettive

Global Powers of Luxury Goods 2018

Made in Italy: 24 aziende nella Top 100 del lusso

La quinta edizione dello studio annuale di Deloitte che esamina e classifica i 100 Top Player del settore Fashion & Luxury a livello globale, sulla base delle vendite consolidate nell'anno fiscale 2016.

Key findings

  • Con 24 aziende nella Top 100, l’Italia è il primo Paese del settore a livello di presenza
  • Il fatturato generato dalle vendite di beni di lusso dei primi 100 gruppi al mondo è pari a 217 miliardi di dollari
  • Luxottica, unica italiana nella Top 10, è la 4° società al mondo per fatturato; seguono Prada (19° posto) e Giorgio Armani (24° posto)
  • L’Italia guida anche la classifica delle 20 aziende a più elevato tasso di crescita con 6 società su 20: spiccano Valentino e Furla

Il mercato del lusso ha raggiunto un fatturato annuo di 1 trilione di dollari alla fine del 2017

Le 100 più grandi aziende di beni di lusso al mondo hanno generato vendite per 217 miliardi di dollari nel FY2016, con una media di 2,2 miliardi di dollari per società.

È quanto emerge dalla quinta edizione del Global Powers of Luxury Goods, lo studio annuale di Deloitte, presentato in esclusiva a Venezia al Financial Times Luxury Summit da Patrizia Arienti, Deloitte EMEA Region Fashion & Luxury, che esamina e classifica i 100 Top Player del settore Fashion & Luxury a livello globale, sulla base delle vendite consolidate nell'anno fiscale 2016 (che definiamo come l’esercizio finanziario di 12 mesi relativo all’anno solare 2016, con inclusione dei risultati finanziari delle società che chiudono la rendicontazione al 30 giugno 2017).

I cinque migliori player del lusso - LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, The Estée Lauder Companies Inc., Compagnie Financière Richemont SA, Luxottica Group SpA e Kering SA - hanno riaffermato la propria leadership in classifica. A tassi di cambio costanti, il tasso di crescita per i primi 100 player è stato dell'1,0%, 5,8 punti percentuali in meno rispetto al 6,8% della crescita ottenuta da queste società nell'anno precedente. 

Le aziende italiane dominano le classifiche di settore

Le vendite aggregate delle multinazionali del lusso che occupano le prime dieci posizioni della classifica stilata da Deloitte rappresentano quasi la metà del totale (47,2%). Complessivamente, le aziende italiane della Top 100 realizzano il 16% dei ricavi totali globali. Luxottica, al quarto posto, è l’unica azienda italiana presente in Top Ten e l'Italia si conferma Paese leader nel settore, posizionando ben 24 aziende tra le 100 che costituiscono la graduatoria. Sempre il nostro Paese, poi, ospita il maggior numero di aziende (6 su 20) con il tasso di crescita composto (FY14-FY16) più elevato, tra le quali spiccano Valentino e Furla, che si ritagliano un ruolo da protagonista della classifica Top20 Fastest Growing Companies

Il nodo della dimensione: il peso specifico dei gruppi italiani è inferiore a quello dei competitor internazionali

I dati medi, però, evidenziano anche delle caratteristiche strutturali non sempre favorevoli, almeno a livello di scenario. Infatti, in termini di fatturato, il perimetro medio delle aziende italiane è pari a 1,4 miliardi di dollari. Per le realtà francesi, invece, il dato medio di riferimento – sempre in termini di fatturato – è di 5,8 miliardi. Negli Usa, questo valore è più basso (3,4 miliardi $) ma risulta comunque più che doppio rispetto alle realtà italiane. E lo stesso vale nel raffronto con i gruppi svizzeri (anche in questo caso il dato medio sui ricavi si attesta poco sopra i 3 miliardi $).

In termini di volume medio, tuttavia, i gruppi italiani hanno valori superiori a quelli di Spagna (il doppio), Germania e UK, inserendo nel proprio mirino le multinazionali con sede in Cina.

In conclusione, guardando alle categorie prodotto delle 100 aziende analizzate da Deloitte, si registra una lieve crescita per il settore dell'abbigliamento e delle calzature (0,2%), e per borse e accessori (3,4%).

Il 2016 è stato, invece, molto positivo per il settore cosmetica e profumeria (7,6%), risultando però particolarmente difficile per il comparto orologi e gioielleria (-4,0%).

"Il mercato del lusso è reduce da un periodo di incertezza economica, caratterizzato dalle crisi geopolitiche del 2016: nonostante ciò, è stato raggiunto un fatturato annuo di 1 trilione di dollari alla fine del 2017", ha affermato Patrizia Arienti, Deloitte EMEA Region Fashion & Luxury Leader. "Se la crescita totale del mercato globale in futuro sarà a singola o doppia cifra dipenderà da molte variabili, inclusi i fattori geopolitici e il loro impatto sul turismo. Ciò che è certo è che la crescita per il mercato dei beni di lusso continuerà, a differenza di molti altri settori. Il fatto che, nella Top100, un’azienda su quattro sia italiana dimostra come il Made in Italy sia ancora un fattore competitivo di successo a livello globale: in futuro, la maggiore sfida che le aziende del lusso del nostro Paese saranno chiamate ad affrontare sarà essere in grado di coniugare tradizione ed esclusività del prodotto con strategie e modelli di business innovativi, finalizzati a rispondere alle mutate esigenze del consumatore".

Global Powers of Luxury Goods 2017

  • L’Italia, con 26 aziende nella Top 100, è il primo Paese del settore a livello di presenza.
  • Il fatturato generato dalle vendite di beni di lusso dei primi 100 gruppi al mondo è pari a 212 miliardi di dollari.
  • Luxottica, unica italiana nella Top 10, è la 4° società al mondo per fatturato; seguono fra le italiane Prada (17° posto) e Giorgio Armani (21° posto).
  • Resta il nodo della dimensione: i gruppi italiani hanno un volume medio di ricavi tre volte inferiore a quello dei competitor francesi, e due volte più piccolo di quello dei player americani e svizzeri.
  • Marcolin e Valentino registrano la più alta crescita di fatturato. 
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Global Powers of Luxury Goods 2016

  • 222 miliardi di dollari è il fatturato generato dalle vendite di beni di lusso dei primi 100 Gruppi al mondo (+3,6% YoY).
  • L’Italia, con 29 aziende nella Top 100, è il primo Paese per numero di aziende nel settore.
  • Luxottica, unica italiana nella Top 10, è la 4° società al mondo per fatturato; seguono fra le italiane Prada (15° posto) e Giorgio Armani (21° posto)
  • Marcolin segna la più alta crescita annua di fatturato tra le Top 100 
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Global Powers of Luxury Goods 2015

  • 214.2 miliardi di dollari è il fatturato generato complessivamente dalla vendita dei beni di lusso dai 100 colossi mondiali del mercato
  • L’Italia, con ben 29 società all’interno delle Top100, è il Paese maggiormente rappresentato nonostante le dimensioni più ridotte delle proprie aziende
  • Il colosso francese LVMH è al primo posto con un fatturato di circa 22 miliardi di dollari, mentre Luxottica è la prima delle italiane, al quinto posto con un fatturato di quasi 10 miliardi di dollari
  • Per essere competitivi, i brand del lusso devono affrontare un decennio di cambiamento guidato dalla tecnologia e dalle richieste del consumatore
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