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Deloitte Football Money League 2017

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Le 20 società calcistiche con i fatturati più alti a livello mondiale hanno generato ricavi pari a a 7.4 miliardi di Euro nella stagione 2015/16, con una crescita del 12% rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Questo quanto emerge dalla ventesima edizione del report Deloitte Football Money League.

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Key findings

  • I ricavi complessivi dei club calcistici Top 20 crescono del 12% nella stagione 2015/2016 arrivando a un totale record di 7,4 miliardi di Euro.
  • Per la prima volta dal 2003/2004 Il Manchester United riconquista la prima posizione nella Money League con il fatturato più alto di sempre pari a 689 milioni di Euro.
  • Sono 4 le squadre italiane – Juventus, AS Roma, AC Milan, Inter – che rientrano nella classifica dei club con i fatturati più alti. Prima fra le italiane la Juventus, che si posiziona al 10° posto con una crescita delle revenue totali del 5%, trainata soprattutto da un aumento di 30 p.p. del fatturato commerciale.

Report

La classifica 2017 è guidata dal Manchester United, che si classifica primo dopo dopo ben 11 edizioni in cui alla guida abbiamo trovato il Real Madrid. I ricavi del Manchester arrivano quest’anno a 689 milioni di Euro, il valore più alto registrato da sempre, e sono sostenuti da una crescita di tutte le principali voci di bilancio della società (matchday, diritti televisivi, ed entrate commerciali) rispetto alla stagione 2014/15. La crescita dei ricavi da matchday e diritti televisivi è stata trainata dal ritorno del club nella UEFA Champions League anche se la crescita più significativa, di ben 100 milioni di Euro, che ha determinato l’ascesa nella classifica è quella relativa ai ricavi commerciali. Negli ultimi anni l’abilità dimostrata dalla squadra inglese nello stabilire partnership strategiche è stata decisiva nel determinare, in questa edizione, il posizionamento al primo posto nella classifica.

Le prime cinque posizioni della classifica sono occupate dal Bayern Monaco (4°) e Manchester City (%°). Scende invece in 6° posizione il Paris Saint-Germain, che ancora una volta è l’unica squadra francese rientrante nella Deloitte Money League, mentre l’unica società russa in classifica è lo Zenit San Pietroburgo.  

Anche quest’anno il campionato inglese vede ben 8 suoi rappresentanti entrare nella classifica europea. A coronamento di un anno storico anche il Leicester City entra nella classifica posizionandosi al 20° posto. La vittoria del titolo nella stagione 2015/16 ha consentito al club di quintuplicare il proprio fatturato rispetto all’anno precedente, arrivando a chiudere il bilancio con 172,1 milioni di euro di ricavi.  

Arsenal, Chelsea, Liverpool e Tottenham rimangono comunque nella parte alta della classifica mentre il Manchester City scala la classifica posizionandosi al 5° posto della Top20 grazie anche al buon posizionamento ottenuto nella Champions League. Per il primo anno dal 2011/2012 ci sono due squadre inglesi nelle prime cinque posizioni della classifica.  

La Juventus guida le italiane occupando il 10° posto in classifica. Segue l’AS Roma che guadagna posizioni arrivando al 15° posto, superando per la prima volta il Milan che passa dall 14 al 16 posto d’avanti all’Inter, che invece rimane al 19°.

La Juventus, prima tra le italiane, che si posiziona al 10 posto con una crescita delle revenue totali del 5% trainata soprattutto da un aumento di oltre 30p.p. del fatturato commerciale I risultati positivi sono anche frutto delle ottime performance della squadra in Campionato e dei ritorni generati dagli investimenti che hanno portato alla costruzione dello stadio di proprietà.. Il posizionamento attuale resta comunque più basso rispetto alla 2° posizione raggiunta tra il 2000 e il 2003.

“I club britannici registrano alte posizioni in classifica soprattutto grazie alle ottime infrastrutture e ai servizi aggiuntivi che sono in grado di offrire al proprio pubblico – commenta Luca Petroni, Partner Deloitte e Sector Leader THS. “In questo senso anche i risultati della Juventus dimostrano quanto sia strategico investire in uno stadio di proprietà e nella propria immagine e il recente rebranding del club dimostra la volontà di continuare su questa strada”.

L’AC Milan per la prima volta viene superato dall’AS Roma, posizionatasi quest’anno in 15° posizione. Il raggiungimento della fase a gironi della Champions League da parte della squadra romana ha sicuramente influito in maniera positiva sui ricavi registrati. Anche l’Inter guadagna una posizione piazzandosi 19°. 

In generale per le squadre italiane gli introiti da matchday rimangono piuttosto contenuti, probabilmente a causa degli investimenti ancora ridotti sui servizi aggiuntivi e sulle infrastrutture stesse degli stadi che ancora oggi presentano problemi di fruizione dell’evento anche a causa di una ridotta accessibilità agli impianti. Ben 3 delle 4 squadre italiane classificate infatti si posizionano nel quartile più basso dei ricavi da matchday nella classifica.

Inoltre, nel corso dell’ultima stagione, i club italiani registrano un significativo incremento dei ricavi “commercial” trainati principalmente dalla Juventus che ha registrato un incremento del + 38% rispetto alla scorsa stagione.  

“Analizzando il posizionamento delle altre italiane”, conclude Petroni, “emerge come la competizioni europee siano cruciali per la crescita dei ricavi: la presenza dei tifosi ai match è essenziale per poter lavorare a offerte competitive che siano in grado di coniugare al meglio, lo spettacolo con la qualità dei servizi e delle infrastrutture.” 

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